Emergenza neve, le opposizioni: “Via Spano”. Subito commissione d’inchiesta

Dopo le polemiche tra la Regione Sardegna e i sindaci dei Comuni montani sulla gestione dei soccorsi per l’eccezionale nevicata che la settimana scorsa ha isolato alcuni paesi, arriva in Consiglio regionale una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano. Le opposizioni di centrodestra e i sardisti sollecitano anche la rimozione del capo della Protezione civile regionale Graziano Nudda, evidenziando “la disorganizzazione e l’inefficienza nel coordinamento dell’emergenza neve”. Fi, Udc, Riformatori, Psd’Az e FdI insistono anche sull’istituzione di una commissione d’inchiesta consiliare sul sistema di protezione civile in Sardegna. “I mezzi di movimento terra e neve sono stati dichiarati inutilizzabili perché non zavorrati nella parte posteriore rispetto alla lama”, denuncia Luigi Crisponi (Riformatori). “Esiste un responsabilità non solo tecnica ma politica – dice Pietro Pittalis (Fi) – Ci risulta che ci fossero mezzi nel Campidano non utilizzati”. “È sufficiente che ognuno faccia il proprio – attacca Michele Cossa dei Riformatori – la Regione deve supportare i Comuni, non inviare comunicati dai toni offensivi e irriguardosi nei confronti dei sindaci”. Secondo Gianluigi Rubiu (Udc), “questa gestione certifica il fallimento della Giunta Pigliaru e dell’assessore Spano in particolare”. “Questa Giunta deve tornare a casa: è la migliore soluzione per i problemi dei sardi – tuona Angelo Carta (Psd’Az) – nella Finanziaria vanno messi strumenti capaci di aprire un ombrello rispetto al cataclisma”. Paolo Truzzu (Fdi) sostiene che “esiste un problema di vertice, che invece di chiedere scusa ha detto che la colpa era degli amministratori locali”.

 

La posizione del Consiglio delle Autonomie locali 

“Il sistema di Protezione civile va ripensato totalmente, così come l’allocazione delle risorse, se si vuole che i Comuni continuino ad essere i centri di responsabilità territoriale”. Nel giorno in cui l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore Donatella Spano e del capo della Protezione civile regionale Graziano Nudda per la gestione ritenuta fallimentare dell’ultima emergenza maltempo, il Consiglio delle Autonomie locali (Cal), con il presidente Andrea Soddu, chiede a gran voce un cambio di passo.

In occasione dell’insediamento dell’Ufficio di presidenza del Cal, i sindaci non ci stanno ad essere messi sul banco degli imputati per i ritardi nei soccorsi e la mancata attuazione dei piani di intervento prima e dopo gli avvisi di allerta meteo. “In dieci anni – spiega Soddu, che in veste di sindaco di Nuoro è stato in prima linea in queste settimane sul fronte dell’emergenza – lo Stato ha dato un miliardo ai centri regionali di Protezione civile, dimenticandosi però che le competenze e le responsabilità le ha attribuite per legge ai sindaci, che dirigono la Protezione civile territoriale ma vengono lasciti senza risorse. Su questo – ribadisce – va avviato un ragionamento complessivo, che non è tanto contro la Regione Sardegna ma ha l’obiettivo di ottenere un profondo ripensamento dei ruoli: se si danno le responsabilità e il potere di direzione e coordinamento ai sindaci, evidentemente devono essere trasferite lì le risorse e i mezzi”.

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