La resistenza è durata appena 24 ore, il tempo a disposizione era di tre giorni. E oggi dopo il richiamo dell’Agcom sull’opuscolo di fine mandato del presidente uscente della Sardegna, Ugo Cappellacci, è stato rimosso dal sito della Regione. Per l’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni la pubblicazione online dal titolo “Detto-Fatto” è propaganda, non comunicazione istituzionale. A pesare soprattutto l’imminente data delle elezioni del 16 febbraio con l’attuale governatore che corre per il bis.
Il richiamo (leggi il documento originale) cita la violazione della par condicio e la rimozione era necessaria per evitare le sanzioni. Ora sul sito compare una scritta che si rifà alla delibera dell’Agcom e che “prende atto della non rispondenza, a quanto previsto dall’art.9 della legge 22 febbraio 2000 n.28 della Comunicazione, dell’opuscolo sull’attività di governo regionale pubblicato sul sito istituzionale”. Sullo sfondo, in trasparenza, resta il titolo dell’opuscolo.
I contenuti. Niente più di un sunto di fine mandato del governo regionale: quanto fatto in questi anni per “restituire la Sardegna ai sardi” illustrati in 36 pagine. Tra i temi trattati c’è per esempio la Flotta sarda, dipinta come soluzione coraggiosa contro i ‘Signori del mare’ e fresca di bocciatura da parte dell’Unione europea (leggi), che ha imposto a Saremar la restituzione di contributi regionali per 10,8 milioni di euro. Ma compare pure la riduzione dell’Irap per le imprese sarde, provvedimento approvato dal consiglio regionale e proposto da due consiglieri del Pd, Gian Valerio Sanna e Franco Sabatini.
La pubblicazione. L’opuscolo virtuale era apparso a fine dicembre, realizzato SardegnaIt, società in house della Regione (leggi l’articolo di Pablo Sole) con foto del governatore, sua firma autografa e l’espressione “Forza paris”. Era stato subito cassato dall’opposizione punto per punto fino al richiamo formale dell’Agcom.