Cuglieri, Solinas ai sindaci dopo i roghi: “Pronti 20 milioni, daremo aiuto a tutti”

“Ristori immediati per consentire a famiglie e aziende di rialzarsi dopo i gravissimi danni causati dai roghi“. È questo l’impegno che il presidente Christian Solinas ha confermato aprendo la riunione operativa con i sindaci, ieri a Cuglieri nei locali dell’ex Seminario di Cuglieri, dopo i roghi di fine luglio.

Solinas è andato nel Montiferru dopo undici giorni dalla tragedia (leggi qui), non senza polemiche da parte degli osservatori politici. Quello di ieri è stato “un momento di verifica per stabilire con i rappresentanti delle comunità colpite uali sono gli interventi più urgenti“, ha detto il governatore. Sino alla visita di ventiquattro ore fa, il capo della Giunta aveva parlato con le fascre tricolori in videoconferenza, nel corso della quale l’Esecuvito “aveva dichiarato lo stato di calamità”, è scritto in una nota diffusa dalla Regione.

Adesso è pronto per essere portato all’esame del Consiglio Regionale “un primo provvedimento legislativo che prevede lo stanziamento di 20 milioni per interventi infrastrutturali e per i ristori economici“, ha spiegato Solinas. “Altre soluzioni possono essere messe in campo in breve tempo, come interventi de minimis. Ma attendiamo che anche lo Stato faccia la sua parte. In questo senso – ha proseguito il presidente – ho ricevuto le assicurazioni dal Governo e dal vertice della Protezione civile nazionale, che hanno mostrato sensibilità e attenzione”.

A Cuglieri i sindaci hanno esposto i problemi più gravi: dai danni ad uliveti, vigne ed altre colture tipiche del territorio, alla devastazione delle aziende zootecniche, ai problemi presenti sulla rete viaria, su quella elettrica e telefonica. “Entro due giorni la Protezione civile invierà ai Comuni i moduli per una dettagliata indicazione dei danni che necessitano di interventi più immediati”.

Ancora: “Con la rimodulazione del Psr (Piano di sviluppo rurale) sarà possibile istruire più rapidamente le pratiche relative al ripristino del patrimonio agricolo danneggiato – ha sottolineato Solinas -. Non lasceremo indietro nessuno, nemmeno quelle piccole aziende familiari, non provviste di partita iva, che avevano nella coltura dell’ulivo e della vite una fonte di sostentamento che ha radici antiche ed è fortemente caratteristica della cultura e delle tradizioni dei nostri paesi”.

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