C’è un convegno che scatena nuovi malumori nel Partito democratico sardo: l’ha organizzato Autodeterminatzione, il cartello indipendentista che è già in campagna elettorale dopo la scelta dell’ex Pd Andrea Murgia come candidato governatore, al momento l’unico nome certo nello scacchiere delle Regionali 2019 (leggi qui).
Al convegno si parlerà di insularità, fiscalità di vantaggio e fondi europei. L’appuntamento è per sabato 10 novembre alla Biblioteca Satta di Nuoro. Concluderà i lavori lo stesso Murgia, in qualità di “candidato presidente della Sardegna”, si legge nella locandina. Tra i relatori c’è l’eurodeputato dem Renato Soru. Di qui i fastidi nel Pd. Per una serie di ragioni che filtrano dal partito, sebbene nessuno abbia voglia di rilasciare dichiarazioni ufficiali.
Il legame politico tra Soru e Murgia è noto: dalla fine del 2013 il candidato di Autodeterminatzione ha fatto parte della segretaria Pd guidata da Soru, dopo che l’europarlamentare vinse a ottobre le primarie sarde del partito. Murgia aveva la delega ai fondi Ue, vista la competenza in materia (è funzionario della commissione europea a Bruxelles). Ma oggi l’esponente di Autodeterminatzione è uno dei più critici verso l’operato del Partito democratico al governo della Regione. Tanto che nei giorni scorsi, intervistato da L’Unione Sarda, sul Pd ha detto: “Se ne facciano una ragione, non dialogheremo con chiunque abbia amministrato la Sardegna negli ultimi dieci anni”.
Vero che Soru ha governatore la Sardegna dal 2004 al 2008, quindi più di dieci anni fa. Ma Murgia, elencando gli esempi di malgoverno che imputata al dem, cita anche le riforme della sanità su Asl unica e nuova rete ospedaliera, entrambe volute dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore Luigi Arru, il quale è l’uomo di Soru nell’Esecutivo sardo. Ciò che nel partito è considerato una contraddizione sia da parte di Murgia che ha chiamato Soru come relatore, sia da parte dello stesso eurodeputato che ha accettato l’invito di Autodeterminatzione.