Continuità, Regione stringe i tempi per i collegamenti con gli scali minori

Il futuro modello di continuità territoriale tra gli aeroporti sardi e quelli cosidetti minori
della Penisola potrebbe passare da un meccanismo di contribuzione sui servizi garantiti dalle singole compagnie, all’interno del libero mercato. E’ quanto riferiscono i sindacati regionali del settore dopo l’incontro con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, che in precedenza aveva visto i rappresentati dei lavoratori Meridiana.

“Abbiamo esaminato con molta attenzione il ventaglio di possibilità relativo alla continuità territoriale ‘minore’ – spiega l’esponente della Giunta – la Regione sta valutando con Ministero ed Enac il modello sostenibile per garantire livelli adeguati di servizio pubblico su alcuni collegamenti oltre Roma e Milano. Il modello, una volta definito, sarà sottoposto alla valutazione della Commissione europea”.

“La contribuzione – dice all’ANSA Valerio Zoccheddu della Cisl – verrebbe garantita per alcune condizioni come la frequenza e il tetto tariffario con la possibilità di modificare la prenotazione senza oneri e ottenere assistenze sanitarie o per minori, secondo uno schema utilizzato in altri Paesi e nel trasporto marittimo. Già la settimana prossima le proposte potrebbero essere presentate al ministro Delrio e poi a Bruxelles. Ci sembra un’ottima soluzione rispetto alle precedenti”. “Un cambio di rotta soddisfacente – commenta Arnaldo Boeddu della Cgil – ora chiediamo che la proposta sia tutelata dall’Europa”.

Quanto a Meridiana, Deiana rassicura. “Naturalmente continuiamo a essere molto attenti alle sorti di tutti i dipendenti della compagnia aerea Meridiana, che potrebbe e dovrebbe essere molto interessata a questi sviluppi”, sottolinea l’assessore. Il titolare dei Trasporti ribadisce poi il vincolo, imposto dalla normativa Comunitaria, che limita l’intervento pubblico su rotte comunque coperte dal libero mercato. “Tuttavia – osserva – la Regione si impegna a sostenere le prerogative di continuità territoriale tra l’isola e il Continente. Questo è l’obiettivo che vogliamo raggiungere nel rispetto dei principi vigenti in materia, trovando il giusto equilibrio tra mercato ed esigenze sociali”.

Intanto, per la prossima stagione invernale che prende avvio il 25 ottobre, Meridiana fa sapere di essere pronta a continuare a volare sulle rotte tra la Sardegna e gli scali minori della Penisola con oneri di servizio pubblico indicati nel decreto ministeriale del 2005 ancora in vigore. Si tratta dei collegamenti andata e ritorno Cagliari-Bologna, Cagliari-Napoli, Cagliari-Verona, Olbia-Bologna e Olbia-Verona.

La disponibilità del vettore è stata manifestata con una lettera inviata all’Enac e alla Regione proprio nel giorno in cui l’assessore ha incontrato i sindacati dei lavoratori della compagnia e i sindacati regionali dei Trasporti. La compagnia con sede ad Olbia segnala che “sono stati inviati i programmi operativi e le relative richieste di slot” chiedendo a Enac e Regione di rilasciare “le prescritte autorizzazioni operative” e sollecita un “prossimo incontro per l’espletamento delle conseguenti formalità”. Non solo. Meridiana chiede anche di sapere sulla base di quali atti “altri vettori sono stati autorizzati a porre in vendita e ad operare i servizi in questione senza alcun vincolo operativo né tariffario, considerato che tali collegamenti sono regolamentati allo stato attuale dal decreto in oggetto, e che non sembra sia stata presentata da altri vettori alcuna accettazione degli oneri di servizio pubblico imposti sulla rotta, nonché alcuna manifestazione di interesse ad operare a breve nel rispetto degli oneri imposti”.

Sulla base di queste considerazioni, che secondo la compagnia rivestono anche un “interesse giuridicamente tutelabile”, Meridiana invita l’Enac “ad inibire a decorrere dal primo giorno della stagione Winter 2015/16 la vendita e l’esercizio di voli di altri vettori che non abbiano accettato o manifestato l’interesse ad accettare gli oneri tuttora vigenti sulle rotte in oggetto”.

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