Consiglio regionale, dopo la paralisi comincia oggi una ‘non stop’ di tre giorni

Il Consiglio regionale riprende domani la propria attività, dopo la paradossale paralisi seguita alla sentenza dei giudici amministrativi che il 21 luglio hanno deciso la decadenza di quattro consiglieri. Ma venerdì 31 il dispositivo è stato sospeso da un altro collegio del Consiglio di Stato che ha riammesso i quattro. Precisamente Efisio Arbau (La Base), Michele Azara (Idv), Gavino Sale (iRs) e Modesto Fenu (Zona Franca). E tuttavia il caos seggi non è finito: il 26 agosto i giudici amministrativi hanno fissato l’udienza di merito sulla sospensiva. Potrebbe succedere che venga ancora cambiata la linea confermando la decadenza. La sospensiva, infatti, è un provvedimento provvisorio, d’urgenza.

L’Assemblea torna a riunirsi domani alle 10,30 e sarà una ‘non stop’ di tre giorni. La conferenza dei capigruppo ha già convocato le sedute anche per il 5 e il 6 agosto. All’ordine del giorno le riforme rimaste sospese.A cominciare dal disegno di legge per trasformare in agenzia “Sardegna ricerche“, il Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese. È stato istituito nell’85, come fondo di assistenza. In più di un’occasione la Corte dei Conti ha segnalato gli eccessivi costi. Di qui l’esigenza di un riassetto che la giunta di Francesco Pigliaru ha scritto in un ddl, ora al vaglio dell’Aula.

Nella seduta di domani anche l’esame della proposta di legge 237, per la “realizzazione di campagne pubblicitarie degli attrattori e dei prodotti della Sardegna”. Ancora: “Schema di norma di attuazione per il trasferimento di funzioni in materia di lingua e cultura sarda“. Un tema, questo, tornato centrale nel dibattito regionale dopo l’esclusione di Sa Limba dalla riforma della Rai. L’Assemblea dovrà votare anche alcune variazioni di bilancio.

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