Comincia alle 16 la seduta in Consiglio regionale per l’elezione dei due nuovi vicepresidenti. Ma al voto ci sono le tre cariche di questore e il posto da segretario dell’Aula. L’appuntamento odierno si lega a doppio filo alla crisi in Regione: da come si muoverà l’Assemblea, si capiranno gli equilibri tra i partiti e quindi le possibili mosse sul rimpasto della Giunta, atteso dopo le dimissioni di Gianmario Demuro (Riforme) ed Elisabetta Falchi (Agricoltura).
Il rinnovo delle nove cariche interne è previsto dal Regolamento e completa un percorso cominciato – con due mesi di ritardo – lo scorso 6 dicembre, quando sono stati scelti i presidenti delle commissioni consiliari. Ma nulla è cambiato: la maggioranza, con l’astensione del Partito dei Sardi, ha deciso di confermare tutti gli uscenti. Ovvero Francesco Agus (Sel) alle Riforme, Gavino Manca (Pd) al Lavoro e alla Pubblica istruzione, Franco Sabatini (Pd) al Bilancio, Luigi Lotto (Pd) all’Agricoltura e Raimondo Perra (Psi) alla Sanità. Il centrosinistra ha invece perso la presidenza dell’Urbanistica e dei Trasporti per un errore del presidente uscente, Antonio Solinas (Pd), che per fair play non ha voluto dare il voto a se stesso e ha perso la poltrona, andata alla minoranza con Giuseppino Pinna (Udc).
Con la scelta dei vicepresidenti si capirà intanto se regge la nuova alleanza tra Sel, Upc e Centro Democratico pensata in chiave anti Partito dei Sardi. Il vice di Gianfranco Ganau è Eugenio Lai, quota Sel. Il quale, in teoria, dovrebbe rimanere al suo posto, se la maggioranza dovesse seguire la stessa linea usata nelle commissioni. In alternativa potrebbe spuntarla Anna Maria Busia (Centro Democratico) e stavolta in chiave anti Sel con l’aiuto di una parte del Pd. In quota centrodestra, Forza Italia e alleati devono sostituire Antonello Peru.
I questori uscenti della maggioranza sono Piermario Manca (Partito dei Sardi) e Alessandro Unali (Sinistra sarda), mentre l’opposizione è nel collegio con Giorgio Oppi (Udc). Il segretario dell’Aula che va cambiato – o confermato – è Daniela Forma (Pd). Tuttavia in un secondo momento, in base alla rappresentanza dei partiti in Consiglio, ne andranno indicati altri quattro: gli uscenti sono Giuseppe Meloini (Pd), Luca Pizzuto (Sel). Antonio Gaia (Upc) e Michele Cossa (Riformatori).
Rispetto al 6 dicembre, oggi la maggioranza non può contare sul voto dei RossoMori, rappresentati in Consiglio da Emilio Usula e Paolo Zedda. In giornata si dovrebbe anche capire se il centrosinistra ha fissato la data del prossimo vertice interno per discutere sul rimpasto della Giunta, dopo quello annullato ieri. Domenica è spuntata la terza via, cioè la possibilità di sostituire i soli assessori dimissionari (Demuro e Falchi) con due tecnici: la soluzione permette di uscire rapidamente dalla crisi, ma è temuta dai partiti perché perderebbero la possibilità di indicare due caselle nell’Esecutivo a vantaggio del presidente Francesco Pigliaru.
Al. Car.
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