Comunali, test sull’armonia tra partiti: coalizioni divise e alleanze trasversali

Manca un mese alla tornata di elezioni comunali che coinvolgeranno i cittadini di 102 comuni della Sardegna che si terranno il 10 e l’11 ottobre. Il mondo politico ha iniziato le grandi manovre su candidature e alleanze. Di questi centri, soltanto tre superano i quindicimila abitanti e potranno disporre di un turno di ballottaggio due settimane dopo il primo turno: sono Olbia, Carbonia e Capoterra. Ed è proprio in questi tre centri che si delinea il quadro di alleanze spesso dovute a criteri territoriali più che universalmente riconosciuti come appartenenti agli schieramenti consolidati. Accade così che il centrodestra e il centrosinistra (concetti granitici nella teoria ma sempre meno nella pratica) si sfaldino e si dividano a causa di delusioni, scontri di potere e strategie elettorali anche nell’ottica di un eventuale ballottaggio.

Oltretutto sugli equilibri delle amministrative potrebbe pesare l’effetto Consiglio regionale e i rapporti di forza tra i partiti che siedono nell’aula di via Roma, così come è probabile che il caso Cagliari, con la Lega pronta al passaggio all’opposizione dopo aver perso il suo rappresentante in Giunta a scapito dell’Udc, abbia un effetto domino anche in altri territori.

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Nel dettaglio, a Olbia, centro della Gallura che vanta oltre 50mila abitanti e un’area di interessi economici importante, la corsa sarà tra l’uscente Settimo Nizzi, uno dei big di Forza Italia sostenuto dal centrodestra, e Augusto Navone 65 anni, direttore dell’Area marina protetta di Tavolara. Per lui pronta a sostengo una coalizione fatta di liste civiche dentro cui hanno trovato casa persone vicine a Partito democratico, Movimento 5 stelle e delusi del centrodestra. Tra questi ultimi figurano uomini di spicco di Fratelli d’Italia e l’ex senatore azzurro Fedele Sanciu. Le due sole coalizioni che corrono per le amministrative di ottobre hanno formalizzato oggi le candidature. Settimo Nizzi si presenta col sostegno di Forza Italia, Udc, Lega, Psd’Az, Riformatori e Lista Nizzi. Con Augusto Navone ci sono invece Alba Civica, Insieme per Olbia, Liberi, Olbia Democratica, Per Olbia – Movimento 5 Stelle, Scelta Civica Insieme, Uniti per Olbia e Vivere Olbia.

Carbonia dovrà scegliere chi succederà a Paola Massidda, prima cittadina del Movimento 5 stelle a fine mandato. In questo caso la corsa sarà a tre visto che oltre al centrodestra (privo di alcuni partiti che ne fanno parte in Consiglio regionale) e Pd assieme a liste civiche, si presenta un terzo polo che sperimenta l’alleanza tra forze di sinistra e pentastellati.  In campo per il centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega) Daniela Garau, sostenuta da tre liste: Patto civico, Lega e Noi con voi. Il centrosinistra risponde con il Pd, Pietro Morittu, che però ha messo d’accordo – seppur non ufficialmente – anche forze politiche che in Regione sono in maggioranza come il Psd’Az e l’Udc. Con lui sei liste: Carbonia avanti, Ora per Carbonia, Pd, Pietro Morittu sindaco, Sviluppo e ambiente, Uniti per rinascere. Il terzo candidato è Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1, ex consigliere regionale, appoggiato da Articolo 1, M5s, Pci e Psi.

Difficilmente Capoterra avrà il sindaco dopo il primo turno visto che sono cinque i candidati che si presentano ai nastri di partenza e con le coalizioni in ordine sparso. Sei le liste a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Beniamino Piga, sostenuto anche dal primo cittadino uscente, il dem Francesco Dessì. Ma c’è una spaccatura nello schieramento, perché in corsa entra anche Efisio Demuru del Pd con due liste. Anche il centrodestra è diviso. Da una parte Gianluigi Marras sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Riformatori e una civica. Dall’altra c’è Beniamino Garau, con cinque liste compresa quella del Psd’Az di Christian Solinas, padrone di casa a Capoterra, di Sardegna 20Venti e della Lega. La sorpresa è Attilio Congiu, sostenuto da due liste: Psi e Capoterra nel cuore.

M. S.

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