Il prefetto di Cagliari affossa definitivamente il click day della Regione per i finanziamenti alle manifestazioni culturali: tolti i poteri all’assessore Gianni Chessa, è stato nominato un commissario ad acta. Sarà la funzionaria della Prefettura Elena Dessì a occuparsi della ripartizione dei 780mila euro che ad agosto del 2020 la Regione aveva distribuito col sistema cosiddetto a sportello.
La procedura, che prevedeva di premiare la rapidità dei partecipanti al bando, era stata da subito contestata dagli esclusi e i loro ricorsi sono stati accolti dal Tar prima e dal Consiglio di Stato poi. Il 7 gennaio scorso il Tribunale amministrativo regionale aveva dato quaranta giorni di tempo all’assessorato regionale guidato da Gianni Chessa per riassegnare i fondi destinati alle manifestazioni pubbliche culturali e di spettacolo di grande interesse turistico. I giudici del Tar, accogliendo le richieste degli esclusi, avevano infatti ordinato che i fondi venissero riassegnati in base a un “criterio meritocratico”. Una disposizione, questa, ribadita dal Consiglio di Stato. Il termine dei quaranta giorni è stato però abbondantemente superato, ma la Giunta non si è mossa in tempo. Così ieri, a 69 giorni dal pronunciamento, il prefetto di Cagliari, Gianfranco Tomao, ha commissariato la Regione e l’assessorato al Turismo.
“Un assessore regionale commissariato per inerzia dovrebbe presentare le proprie dimissioni e il presidente della Regione dovrebbe accettarle immediatamente”, attacca Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti. “Crediamo sia una vergogna per la Giunta regionale e, in generale, una sconfitta per tutte le istituzioni quando siano i giudici a dover intervenire per risolvere un pantano in cui chi governa si è infilato per evidente inadeguatezza – aggiunge l’esponente dell’opposizione -. A pagare sono ancora una volta lavoratrici e lavoratori di un settore che lo stesso assessore utilizza quando fa comodo per promuovere la Sardegna”.
[foto: Prefettura di Cagliari]