Chiese, Bosa, Nuoro, il Sulcis e gli amici: milioni di euro in mancette, ecco l’ultima lista

Alessandra Carta

Non smette di riservare sorprese la Finanziaria 2023. Dopo quattro puntate dedicate all’esame delle mancette, si scoprono ancora nuovi intrecci che vanno ad aggiungere al caso più clamoroso, quello della Fondazione San Pietro, sede a Nuoro, a cui sono arrivati 580mila euro con rinuncia di 480mila dopo che è scoppiato il bubbone sull’emendamento di cui ancora non si conosce l’autore. Qualcuno in Aula l’ha presentato ma gli onorevoli che sanno non parlano.

La ciccia dei regalini è contenuta in un maxi emendamento in cui figura, tra gli altri, la casa editrice Condaghes, quartier generale a Cagliari. Sardinia Post ne ha dato notizia il 5 febbraio ma adesso viene fuori che la società, casualmente, ha pubblicato il libro ‘La pantera di Bultei’, di Roberto Deriu, quota Pd. Poi ci sono milioni alla chiesa, il territorio di Bosa super premiato, grazie agli emendamenti dei consiglieri Alfonso Marras e Giovanni Antonio Satta, ex dei Riformatori. Lo stesso è successo e l’abbiamo già raccontato per Alghero che ha fatto il pieno di contributi grazie al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che si è vantato sostenendo che “i soldi arrivati” alla Catalogna di Sardegna rappresentano un traguardo “senza precedenti’, ha detto a L’Unione Sarda. Incetta di regalini anche per il Sulcis con Carbonia e Iglesias.

Sul fronte ecclesiastico, con la Finanziaria 2023, è andata bene alla parrocchia di Assemini, quella della Beata Vergine del Carmen, a cui arriveranno 50mila euro per “manutenzione dell’oratorio ed efficientamento energetico”. Più fortuna alla San Carlo Borromeo di Cagliari a cui vanno 100mila euro, mentre per la Beata Assunta di Villaspeciosa ecco 120mila euro, sempre per le stesse esigenze di riqualificazione. Ancora: 200mila euro per la Diocesi di Ozieri. Il Comitato San Biagio Martire di Sennori, nel Sassarese, porta a casa 125mila euro per sistemare lo spazio esterno all’omonimo chiesa.

L’elenco delle parrocchie si allunga con Sant’Eulalia a Cagliari (200mila euro per il campanile); Santa Maria di Monserrato a Burcei: 200mila euro per pavimentazione e riscaldamento; San Pietro a Pirri: 150mila euro per la manutenzione. Alla Curia di Oristano vanno 50mila euro. Poi ecco 100mila euro per la Diocesi ortodossa romena d’Italia, perché pure la comunità di Bucarest, la più numerosa a Olbia, vota. Ancora: 100mila euro alla parrocchia di San Teodoro, in Gallura. A quella di San Giacomo Apostolo a Soleminis va lo stesso importo. Si scende a 90mila euro con la chiesa della Madonna del Carmelo a Suelli, nel Sud Sardegna. Per la parrocchia di Santa Barbara a Senorbì stanziati 100mila euro. Identico importo per la San Giovanni Battista a Budoni e Sant’Ignazio da Laconi a Olbia.

Sempre nel versante tra Stato e Chiesa, ecco pure un’altra mancetta per Sennori alla parrocchia di San Basilio Magno: 65mila euro. Sono invece 130mila gli euro per la Nostra Signora della Guardia ad Alghero. Per la Fondazione ‘Figlie di Maria’, con sede a Sassari, elargiti 32mila euro. Un milione e mezzo in tre anni per il Seminario Arcivescovile di Cagliari. Le cifre assegnate ammontano rispettivamente a 499.423,65 euro per il 2023; 500.447,21 per il 2024; 502.469,35 euro per il 2025.

Per la parrocchia di San Simplicio a Olbia il regalino è di 60mila euro. Per la Porziuncola Comunità diocesa, sempre nel capoluogo della Gallura, 136mila euro. All’Arcidiocesi di Sassari vanno 300mila euro. Alla parrocchia San Gabriele Arcangelo di Tonara 150mila euro. Alla chiesa di Bancali, la San Gavino Martire, 20mila euro. Alla basilica San Gavino di Porto Torres due milioni e 400mila euro. Alla parrocchia San Nicola di San Nicolò Gerrei 300mila euro; alla chiesa di Santa Maria Maddalena a Seui 100mila euro. Non è finita: al Monastero benedettino di Sorres, a Borutta, un milione e mezzo in due anni; alla parrocchia San Apostolo di Tuili 750mila euro; ai Frati Capuccini di un milione e 200mila euro in due anni; alla chiesa San Gregorio Magno di Pirri 300mila euro. Per la parrocchi di Sant’ Ambrogio a Monserrato 200mila euro in due anni. Alla Fondazione San Saturnino della Diocesi di Cagliari 300mila euro in due anni.

A Bosa piovono soldi: all’associazione sportiva Stella Maris dati 150mila euro per rifare la struttura polivalente di Campus ‘e mare. Poi ecco i 20mila euro per Art Studio dance; per la Cs stanziati 130mila euro; per la Olimpia Volley 20mila euro. Al Tennis Club 20mila euro. Sempre per Bosa, Sardinia4all di Bosa prende 120mila euro. Nel gruppo delle Asd ci sono anche i soldi per l’Essegiemme di Carbonia, finanziata con 200mila euro per due anni. Per restare nello stesso capoluogo sulcitano, finanziamenti a pioggia nello sport pure per ElleDance (50mila euro); Star Box (50mila euro); Wellness (25mila euro).

La Lega navale di Sassari prende 50mila euro per rifare il look agli ex locali della guardia medica, a Platamona. Ancora: 50mila euro al Tennis club di Ozieri; stessa cifra all‘Asd k4 Mori, di cui nemmeno è precisata la sede. L’oggetto è “acquisto attrezzature”. Il circuito bocciofilo non poteva mancare: 120mila euro al circolo di Sassari. All’Asd Pallacanestro di Alghero vanno 60mila euro. Per la società di ginnastica Eleonora d’Arborea a Cagliari stanziati 100mila euro. Per l’associazione Sport e Salute di Nuoro 600mila euro in due anni. Alla Body&Soul di Quartu 300mila euro in due anni. A Leonidas che fa crossfit 50mila euro. Al Pirri calcio 30mila euro.

Al ‘Motors Sport’ di Macomer 50mila euro. Alla Federazione ‘Sport equestri’ dell’Esercito 120mila euro in due anni. Al ‘Club Sardegna’ 50mila euro. Al Mistral racing di Iglesias 280mila euro in due anni. Al Motor Club di Iglesias 40mila euro in due anni. All‘Handball athletic club di Nuoro 50mila euro. Alla Polisportiva Santu Predu, sempre del capoluogo barbaricino, altri 50mila euro. Stessa cifra per la Nuorese calcio. Al Css Sardegna, sempre una associazione sportiva, 400mila euro in due anni. All’Astro di Cagliari, società di basket dove è cresciuta l’ex assessora Alessandra Zedda, 30mila euro.

Dopo l’Avis regionale, ha preso soldi pure l’associazione di Olbia: 120mila euro dati così, sull’unghia, per l’acquisto di una autoemoteca. Non fosse altro che tra l’Avis della Gallura e quello di Sassari c’è rivalità e spesso scontro sulla gestione del mezzo. La sede di Sedini riceverà 200mila euro. L’associazione Cavalieri S’Ischiglia di Bonorva 30mila euro per “l’acquisto di materiale e attrezzature”.

Nobilissimi i contributi al rifugio per cani ‘Oasi di Lilly’ di Villamassargia: 20mila euro. Idem per l’associazione di Iglesias ‘Candelieri beata vergine Assunta‘: 50mila euro. Il problema è che questi soldi si ottengono per via di una scelta discrezionale, quindi del tutto privilegiata che premia chi conosce i politici e lascia fuori gli altri. L’emendamento per l’associazione ‘Spazio aperto’ di Cagliari è stato di 180mila euro in tre anni; 100mila per la onlus Sea di Oristano.

L’associazione culturale Imprentas, sede a Porto Torres, può vantare un contributo pubblico da 360mila euro. Per la Fondazione Macc di Calasetta ci sono 400mila euro; per l’associazione ‘Sport e Salute’ di Nuoro 600mila euro in due anni; per il Distretto Giudicato di Arborea, altra onlus, ecco 300mila euro in due anni. Alla cooperativa sociale di Sant’Antioco, la Arl So Lky care, 200mila euro in due anni. Nell’elenco 50mila euro per la Ansme Sconi e Cip che “valorizza il significato delle stelle, delle palme e dei collari d’oro come alte benemerenze morali”.

Per la Fondazione Maria Carta 100mila euro in due anni. Per Endas Sardegna 50mila euro. Per ‘Sardegna nel mondo’ 100mila euro in due anni. Per il Cral della Regione, il circolo dei lavoratori, 100mila euro. Per l’associazione ‘Sardegna in musica’ 200mila euro in due anni. per i Mutilati di Anmic, sede di Cagliari, 100mila euro; per Associazioni Jazz 600mila euro; alla ‘Perdas novas’ di Gergei 100mila euro; all’Arpa 80mila euro per “eventi musicali”. Alla Fondazione ‘Umberto e Margherita’ 150mila euro in due anni. Alla ‘Valle delle miniere’ di Domusnovas 50mila euro. Il Gruppo micologico torralbese prende 20mila euro.

All’accademia ‘Sardegna nel cuore di Olbia’ 200mila euro; all’asilo ‘Sacro cuore – bimbi in allegria’ 100mila euro in due anni; all‘associazione Agorà, di cui non è precisata la sede, 200mila euro. Alla Balestrieri di Iglesias 20mila euro. Alla Protezione civile di Carbonia 25mila euro. Alla ‘Futuri orizzonti’ di Iglesias 100mila euro. Al ‘Consorzio natura Viva Sardegna’ 300mila euro in due anni. All’associazione ‘Julia spazio arte’ 50mila euro. Ai ‘Tenore
Garteddesu’ di Galtellì
50mila euro. Per la ‘Focus Europe’ 200mila euro.

All‘Aics di Cagliari 90mila euro; all‘Auser Iglesias Villa di Chiesa verde d’argento 50mila euro. All’associazione culturale ‘Speleo club Nuxis’ 100mila euro in due anni. Nello stesso piccolo Comune ecco 700mila euro per la Is Caravius di Nuxis che si occupa anche di micologia. Al Coro Serpeddì di Sinnai 60mila euro; al NewSardiniasail per “la cultura del mare” 50mila euro. Alla Nemo onlus di Arzachena 80mila euro. All’associazione Piero Marras projects 60mila euro. All’associazione culturale Chordae di Perfugas 100mila euro in due anni. All’associazione non lucrativa Parkìnzone onlus 30mila euro. All’organizzazione di volontariato ‘Diversamente’ 160mila euro in due anni.

Quindi, decine e decine di mancette. E pensare che il presidente Christian Solinas, quando era in corso il duello sulla stadio con il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, con quest’ultimo che ha vinto su tutta la linea, diceva che nelle casse della Regione c’erano pochi soldi. Adesso si capisce il motivo: maggioranza di centrodestra e una parte dell’opposizione hanno usato i soldi pubblici per accontentare amici e conoscenti, a ben vedere.

Alessandra Carta

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