Chessa-Solinas, gelo all’ombra dell’America’s cup. Bloccato lo stanziamento da 6 milioni

Alessandra Carta

Gianni Chessa vuole dimostrare a tutti che sul Turismo decide lui e nessun altro. Per questo l’11 aprile, quando la rinuncia all’America’s cup era ormai notizia pubblica, è stato cancellato lo stanziamento da 6 milioni e 100mila euro inserito nella Finanziaria 2023 con l’obiettivo di dare gambe alla regata sarda dell’autunno. Una pre-gara programmata a Cagliari ad agosto 2022 ma a cui Chessa, via pec agli inizi di aprile, ha detto di non essere più interessato perché alla nostra Isola sarebbe stata assegnata la seconda tappa e non la prima.

In realtà, come ricostruito da Sardinia Post, a questa versione ufficiale confezionata da Chessa e dal suo entourage se ne oppone un’altra: c’è una lite in corso sulla gestione dell’evento. Almeno così si evince mettendo insieme più tasselli del puzzle America’s cup. L’esponente della Giunta, infatti, continua a non voler dire quale sia la società che ha già incontrato Grant Dalton, il velista neozelandese e top manager di Ace (America’s cup event), cui spetta organizzare sia l’appuntamento di Barcellona 2024 sia le pre-gare di quest’anno. Chessa dice di essere all’oscuro di tutto ma non può non sapere chi si sia seduto al tavolo insieme a Dalton, visto che, in una delle mail certificate scambiate con l’assessore, il boss dei Kiwi ha scritto agli inizi di aprile: “Lei ricorderà che alcune settimane fa ho appositamente fatto un viaggio a Cagliari per incontrare una nota società locale di eventi. Questo incontro, preceduto da una lunga pianificazione sia in termini di logistica sia di budget, è durato quattro ore e si è concluso con un accordo sulla strada da percorrere. Concorderà che questo non è certo il comportamento di qualcuno che ha ‘cessato di essere interessato’”.

È invece certo, perché lo ha detto al nostro giornale lo stesso amministratore unico della Safari Sardegna srl, che questa società sia andata sino a Barcellona per presentare la propria offerta sull’organizzazione dell’evento. Il capo e azionista di maggioranza è Claudio Magi, fratello di Franco, consulente di Solinas in Regione. Magi, lo scorso novembre, ha incontrato alcuni referenti di Ace per capire i margini di un proprio inserimento nel piano operativo della regata a Cagliari. Per esempio sul servizio catering e sull’assistenza a mare. A Sardinia Post l’imprenditore ha anche precisato di non aver ricevuto per ora alcuna risposta.

Quindi: se la Safari Sardegna può essere ascritta all’area di Solinas, si può ipotizzare che l’altra società sia in qualche modo una avversaria. Di sicuro l’assessore ha la massima copertura da parte della prorpia Dg, Angela Porcu, e dal direttore del Servizio Marketing e comunicazione dell’assessore, Riccardo Masiello, i quali hanno in mano la partita dell’America’s cup. Non solo: la revoca dello stanziamento da sei milioni di euro rientra sempre nella narrazione di Chessa che adesso sui soldi per l’America’s cup sta montando un caso di rigore etico e morale. In nome della finanza pubblica. Tuttavia, nelle scorse settimane, per ben due volte, l’assessore è stato convocato in Consiglio regionale per l’esatto contrario: la commissione Attività produttive gli ha chiesto lumi sui quasi due milioni di euro spesi nel 2022 nel giro di una settimana: prima con Archeologika, poi per Tem (Tourism experience management). Entrambi gli eventi erano stati allestiti al Bastione di Cagliari, tra gli affreschi della passeggiata coperta.

A leggere i due principali quotidiani sardi, la novità è che Chessa, viste le polemiche, ha riaperto il dialogo con Dalton. Non fosse altro che la motivazione della prima e seconda gara è davvero debole perché l’assessore sia convincente. Non solo: il rischio è che ora faccia una figura ancora peggiore della rinuncia all’evento. Chessa, adesso, è costretto a inseguire i neozelandesi per ottenere una cosa da lui stesso concordata già ad agosto 2022 in asosluta armonia. Il manager di Ace, dal canto suo, ha dimostrato di che pasta è fatto: visti i ritardi di Chessa nello stanziamento dei fondi, ha contattato il Comune catalano di Vilanova i la Geltrú, una cinquantina di chilometri di Barcellona, dove con certezza si farà la prima regata. Perché la macchina mondiale della vela non può certo aspettare i capricci della politica sarda.

Di più: Christian Solinas continua a non parlare. Il presidente della Regione, nei giorni scorsi, è arrivato a prendere una posizione (medioevale) sulla maestra di San Vero Milis sospesa perché “ha violato gli obblighi di legge”, come detto dal ministro alla Pubblica istruzione, Giuseppe Valditara. Invece sulla regata capace di trasformare Cagliari e la Sardegna in vetrina mondiale, nemmeno mezzo parola. È il silenzio di una guerra che tra il governatore e l’assessore va avanti da mesi. Non si dimentichi che Chessa era uno degli assessori messi nella lista nera da Solinas. Quelli che con il rimpasto dovevano essere cacciati. Poi il titolare del Turismo ha mosso le sue pedine e si è salvato. Ma l’amicizia tra i due è un po’ meno al sicuro, a parte gli annunci pubblici che i due potranno fare.

Alessandra Carta

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