Caos ospedali, “la finta inaugurazione di 45 giorni fa”. Opposizione all’attacco

Quarantacinque giorni fa è stato inaugurato in pompa magna il Pronto soccorso del Santissima Trinità a Cagliari. Ma il presidio è ancora chiuso”. È questo uno dei passaggi che l’altra mattina hanno riunito l’opposizione in Consiglio regionale per fare il punto sul caos ospedali. Hanno parlato i capigruppo di Progressisti, Leu, Pd e M5s. A emergere sono stati pure i pazienti ‘fantasma’, quelli positivi al virus ma ricoverati in ospedali non Covid. “Ciò che potrebbe equivalere a una pesante discrasia tra numero reale degli infetti e quello dichiarato nei bollettini quotidiani”.

Il giro di interventi l’ha aperto Francesco Agus che in quota Progressisti continua a mettere insieme i dati del Covid e sistematicamente a venire fuori è un quadro nero e fumoso. Intanto la questione del Santissima Trinità: quanto il 24 dicembre l’assessore Nieddu aveva tagliato il nastro del Pronto soccorso rimesso a nuovo, parlò di “servizio migliore restituito alla città”, ma anche di “lavori realizzati in tempi rapidi, con un miglioramento generale degli ambienti a beneficio del comfort e della fruibilità degli spazi”.

Invece “nulla di tutto questo è successo – continua Agus  -. Le ragioni della mancata apertura non sono note”. Agus ha aggiunto: “È successo qualcosa subito dopo l’inaugurazione, qualcosa che è stata taciuta, oppure avete deciso deliberatamente e con squallido cinismo di prendere in giro cittadini e operatori sanitari?”. E ancora: “Quando avete intenzione di aprire per davvero il Pronto soccorso?”. Al momento a Cagliari solo due sono operativi, quello del Brotzu e l’altro del Policlinico di Monserrati, con tutto ciò che ne consegue in termini di assistenza, visto che “nelle due strutture si scaricano le crisi dei presidi di Muravera, Isili, Oristano, San Gavino e Sulcis”.

Proprio su quanto sta avvenendo al Brotzu, l’altro giorno Sardinia Post ha pubblicato il contenuto della lettera scritta dai medici anestesisti di Aaroi-Emac che, attraverso la delegata aziendale Marina Pisu, hanno messo in evidenza quanto sia difficile e quasi un miraggio “garantire le cure in sicurezza”. Gli ospedali, in buona sostanza, hanno di nuovo smesso di essere posti sicuri perché la gestione della sanità fa acqua da tutte le parti.

Secondo tema: i pazienti che vengono ricoverati per le più disparate patologie, ma una volta in ospedale risultano positivi al Covid. Dai conteggi fatti da Agus e colleghi, in questi giorni sarebbero “150 i malati non censiti, i malati platealmente ignorati nelle statistiche che la Regione comunica ogni giorno al ministero della Salute. Eppure si tratta di persone che vanno curate, che richiedono ugualmente l’impiego e l’impegno del personale sanitario”.

Michele Ciusa, capogruppo di M5s ha detto: “Se la Regione non è in grado di migliorare la situazione e di pianificare l’organizzazione, penso che si debba pensare all’opportunità di ricorrere ai medici dell’esercito”. Accenti diversi ma stessa visione per Eugenio Lai, capogruppo dei Leu: “La situazione della sanità in Sardegna è disastrosa a causa delle scelte della Giunta. Il centrodestra ha fatto molto peggio di chi lo ha preceduto, qualcuno spieghi perché 23 medici dei Pronto soccorso chiusi sono stati destinati a fare altro”.

Per Piero Comandini, intervenuto in quota Pd, “più che all’interesse dei pazienti, il centrodestra ha pensato a mettere in campo una controriforma ideologica che non ha nulla di funzionale e di efficiente e certo non prevede il miglioramento della situazione delle liste d’attesa o degli accessi ai Pronto soccorso”. Quindi, conclude il dem, “denunciamo questa cecità messa in campo durante guerra pandemica, quella di pensare solo a sistemare persone a loro vicine nei posti apicali”.

Al Pronto soccorso del Policlinico nella notte tra domenica e lunedì sono state ricoverate 23 persone. I medici ne hanno dimesse tre. Ma ieri, 8 febbraio, erano di nuovo 26. E nemmeno da Monserrato c’è stata la possibilità di trasferire quei pazienti negli ospedali Covid. “In tutto ciò – ha concluso Agus – la Giunta non ha ancora nominato il nuovo Dg dell’assessorato alla Sanità, dopo l’addio di Marcello Tidore, andato a fare il direttore generale della Asl 8 di Cagliari”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share