Calenda perde pezzi anche nell’Isola: quattro dirigenti passano da Azione a +Europa

“Avendo purtroppo sperimentato l’irreversibile inutilità di un soggetto politico che si definisce partito, ma di fatto lo è solo nella forma, ci dimettiamo dai nostri incarichi nel coordinamento regionale e in quelli provinciali di Azione in Sardegna“. Lo scrivono in una nota Viviana Cuscusa (Coordinamento regionale e provinciale Ogliastra), Emanuela Locci (Coordinamento provinciale Oristano), Sara Masala (Coordinamento provinciale Oristano) e Paola Pusceddu (Coordinamento provinciale Cagliari) che hanno deciso di aderire a +Europa.

L’emorragia di Azione non si limita all’Isola. Dopo il duro scontro con Italia Viva e lo stop alla prospettiva del partito unico del Terzo Polo, diversi quadri del movimento di Carlo Calenda hanno abbandonato. In alcuni casi nella direzione del partito di Matteo Renzi, in altri – come questo – verso +Europa. “Per troppo tempo dentro Azione abbiamo assistito a stravolgimenti repentini relativi a linea politica e alleanze elettorali, tutte mosse solitarie di un Calenda che, nel migliore dei casi, si è rivolto agli organi nazionali e locali del partito per una mera ratifica e senza alcun confronto. Sui diritti civili poi, la linea nazionale è quasi sempre attinta dal bagagliaio della destra più becera – osservano -. Questa continua altalena di umori e posizioni ha generato soltanto confusione, sovrapposizione di ruoli e un continuo disconoscimento degli organi locali eletti. Non è stato permesso ad alcuno di creare una comunità politica capace di rappresentare, declinandola anche sul territorio, una linea politica chiara e non equivoca”.

A stretto giro è arrivata poi arrivata la replica del segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca: leggi qui

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