La disoccupazione scende al 14,6%. Pigliaru e Mura: “I migliori dati finora”

In Sardegna il tasso di disoccupazione scende dal 15,9 per cento al 14,6%, mentre l‘occupazione è in aumento del 3,2. Sono i dati che emergono dalla rilevazione Istat e diffusi dall’Ufficio di statistica regionale. “Le stime – si legge in una nota della presidenza – consolidano il buon andamento del mercato registrato in questi mesi e segnano un quadro complessivamente positivo, anche riferimento ai buoni segnali rilevati a livello nazionale e nel Mezzogiorno”.

Il governatore Francesco Pigliaru, dice: “Sono i dati migliori visti sinora e questo ci fa ben sperare, perché significa che la tendenza positiva va consolidandosi anche nel lungo periodo. Una tendenza che coinvolge sia il lavoro che il prodotto interno lordo, stimato in crescita dell’1,3 per cento nel 2017”. Così l’assessora al Lavoro, Virginia Mura: “Ancora una volta abbiamo un riscontro del miglioramento, in questo caso fortemente positivo, che da qualche tempo tutti i report statistici evidenziano”.

QUI IL REPORT COMPLETO SUL MERCATO DEL LAVORO SARDO

Nel dettaglio, il tasso di disoccupazione passa dal 15,5 per cento al 15 per gli uomini e dal 16,5 al 14,1 per le donne. L’occupazione è in aumento di un +1,7 per cento prendendo a riferimento i numeri assoluti (da 582,2 a 600,9, di +1,7 per cento per la componente maschile e un +5,4 per quella femminile) con un tasso che dal 52,1 sale al 54,1 (uomini da 60,2% a 61,7%, donne da 44,0% a 46,5%).

Aumenta infatti il tasso di attività (da 62,2% a 63,6%) e la forza lavoro, passando da 692,6 a 703,5 (+1,6%) cresce maggiormente rispetto aella media nazionale e a quella del Mezzogiorno (entrambe allo 0,9%). Così sia per la componente maschile (+1%) che quella femminile (+2,3%). Diminuisce inoltre la percentuale degli inattivi: -4,6 per cento, da 412,1 a 393,2. E anche in questo caso Italia e Mezzogiorno si assestano su posizioni inferiori, rispettivamente a -2,2 per cento e a -2.

“Il miglioramento generale dell’occupazione – è scritto ancora nella nota della presidenza – vede dunque l’importante risultato della crescita dell’occupazione femminile, in termini percentuali tripla rispetto alla quella maschile. Anche l’occupazione settoriale mostra andamenti tendenzialmente positivi, con il salto del +26,3 per cento dell’industria in senso stretto (sulla quale ha influito sia l’occupazione maschile +22,5 che femminile +55,8%) e il +17,4 per cento dell’intero settore industriale. Segue il +9,2 per cento di commercio, alberghi e ristoranti e il +6,9 delle costruzioni“. Ancora: “Se si considera poi il contributo di ciascun settore alla crescita dell’occupazione emerge che il settore commercio, alberghi e ristoranti, con il +2,2 per cento, e quello dell’industria in senso stretto, con il +2,1, sono quelli che forniscono il contribuito maggiore alla crescita tendenziale dell’occupazione”.

Il governatore sottolinea: In questo quadro incoraggiante, il tasso di disoccupazione è al minimo da molti anni: oggi è al 14,6 per cento, mentre quando abbiamo iniziato a governare noi era molto più alto, al 19 per cento. In questo momento il nostro mercato del lavoro registra miglioramenti molto più netti di quelli ottenuti nel resto del Paese. Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, ma segnali come questo sono importanti, ci dicono che le nostre politiche stanno funzionando, che finalmente stiamo riuscendo a far tornare fiducia, lavoro e crescita. Con la Finanziaria che è appena entrata in aula e che vogliamo approvare prima della fine dell’anno. Siamo determinati a rafforzare questo processo positivo”.

L’assessora Mura: “L’Istat mostra come la Sardegna, praticamente in tutte le voci faccia passi avanti. Il mercato del lavoro isolano segue la buona tendenza nazionale, ma con differenziali migliori, talvolta doppi, rispetto ai dati italiani, e con un forte stacco rispetto al resto del Mezzogiorno. Accanto alla diminuzione dei disoccupati, all’aumento degli occupati e al buon trend di crescita del lavoro femminile, mi sembra molto importante sottolineare il calo degli inattivi, la progressione positiva della forza lavoro e del tasso di attività: questi indicatori mostrano anche una rinnovata fiducia dei cittadini non solo verso il mercato del lavoro ma anche nei confronti delle istituzioni, quando dimostrano di funzionare. Un clima che adesso va custodito e alimentato consolidando i miglioramenti e continuando pazientemente a elaborare soluzioni e risposte per il sistema del lavoro sardo”.

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