Bic Sardegna, la riforma mancata ci costa 313mila euro. Per Cda e affitti

Tutti i costi del Bic Sardegna, l’agenzia regionale per lo sviluppo locale e d’impresa. Va trasformato in srl. Ora è una spa.

Al Bic Sardegna, l’agenzia regionale per lo sviluppo locale e d’impresa, la riforma mancata dal 2012 sta costando 313mila euro all’anno tra stipendi del Cda e contratti di locazione. Il Bic è in affitto in via Cesare Battisti a Cagliari, al civico 14. La spa è controllata al 100 per cento dal Centro di programmazione (Cpr).

Dunque eccolo un altro carrozzone tutto sardo, anche se la giunta di Francesco Pigliaru è al lavoro per mettere una prima pezza: intanto col trasloco degli uffici programmato per marzo in via Mameli, in un edificio di proprietà della Regione. Obiettivo: abbattere i costi, partendo dal taglio delle spese per la locazione. Tuttavia la riforma non attuata è sul tavolo della Regione dal 19 giugno di tre anni fa, quando, seguendo le norme nazionali sulla spending review, venne approvata la prima delibera (la numero 27/45). Oggetto: “Contenimento dei costi negli enti e nelle società regionali” con la trasformazione delle spa in srl per insediare un amministratore unico al posto dei Cda. E dunque con un solo ed eventuale revisore dei conti, se previsto dal Codice civile.

Ma cominciamo dagli stipendi. Il Bic Sardegna ha un Consiglio di amministrazione da tre. Attualmente lo presiede Roberto Porrà, l’avvocato nominato dalla giunta di Ugo Cappellacci il 24 luglio 2013 (leggi la delibera). Porrà venne scelto dai Riformatori, a cui spettava la casella del Bic negli accordi di coalizione sui posti di sottogoverno.

Il presidente-legale porta a casa 36mila euro lordi all’anno per la sola indennità di carica. Il suo mandato scade a fine 2015. In più il Bic gli paga un contributo del 4 per cento per la cassa forense. E sono altri 3.120 euro al mese. Ciò significa che nel 2014, il primo anno pieno di Porrà al Bic, la Regione ha sborsato 64.080 euro (qui la scheda completa).

Gli altri due consiglieri del Cda, sempre nominati con la delibera 29/14 di luglio 2013, sono Lorenzo Mascia (qui la scheda) e Marina Cattina (qui la scheda), funzionari regionali. Il loro compenso, ancora lordo e annuale, è pari a 21.600 euro per ciascuno. Parrebbe tuttavia che i consiglieri non percepiscano la somma totale che va in parte ai rispettivi assessorati di appartenenza dai quasi provengono. Tuttavia il Bic quei soldi li spende. C’è poi il collegio dei revisori e sono circa altri 50mila euro fra effettivi e supplenti.

Fuori dal conteggio, perché in pianta organica, ci sono il direttore e il vice. Il primo è Giuseppe Matolo: la sua retribuzione di 134.369,62 euro, ancora lordi e all’anno. Il vice, che si chiama Paolo Cherchi, prende invece 88.319,98 euro (qui la scheda dei due manager). I due sommano 222.689,6 euro. Va detto che il Bic è la sola agenzia regionale con la figura del vice.

Si arriva agli affitti. Dal 1° ottobre 2012 il Bic Sardegna è in via Battisti. Gli uffici erano prima nei locali del Consorzio Casic in viale Diaz, sempre a Cagliari. Il trasferimento l’ha voluto il centrodestra al governo della Regione. La nuova sede del Bic è proprietà della Tholos spa, il cui quartier generale è a Sassari, in via Banco di Sardegna 1. Il Bic è in affitto nel palazzo sopra la Banca di Sassari.

Il contratto è diviso in tre voci: canone iniziale annuo, aggiornamento annuo e oneri condominiali. Valgono rispettivamente 79.200 euro, 64.400 euro e 4.363,10 euro. Fanno in tutto, ogni 12 mesi, 147.963,1 euro. Si aggiunga l’imposta di registro pari a 410,62 euro. Totale: 148.346,72. Il contratto con la Tholos aveva durata biennale (qui i termini dell’accordo col Bic). È scaduto a marzo 2014, ma è stato prorogato per un altro anno.

Sempre nelle spese di locazione del Bic si sono pure 8.128,93 euro pagati alla “Antonio Puddu costruzioni” srl, per non precisati locali in via Newton 3/5. In particolare: 3.840 euro di canone iniziale, più 4.200 euro di aggiornamento e infine 88,93 euro di imposta di registro. Questo contratto, per una superficie non indicata, è stato stipulato il 1° agosto 2011 con durata triennale.

Quindi: sommando i compensi di Cda, revisori e i canoni di locazione si arriva appunto a 313.755,65 euro. Al Bic, tuttavia, per i soli stipendi del personale si spende 1.077.889 euro. Così risulta dal bilancio 2013. E la cifra è in aumento rispetto all’anno precedente (1.039.629 euro).

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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