Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, arriverà in Sardegna il prossimo 2 marzo, per un vertice sugli attentati intimidatori contro gli amministratori locali dell’Isola. La notizia è stata data dal presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano. Ancora non si conosce il programma della visita ufficiale, richiesta dai sindaci e dalla Regione con una certa urgenza.
Non è la prima volta. A gennaio di due anni fa l’allora ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, venne in Sardegna per fare il punto. Tre anni primi era stato il suo predecessore, Roberto Maroni, a visitare l’Isola per lo stesso problema.
In Sardegna gli atti intimidatori contro i sindaci, soprattutto dei piccoli centri dell’interno, sono molto frequenti. Un caso record a livello nazionale che supera quello di Campania e Sicilia. I dati parlano chiaro: oltre 1.100 attentati ai danni di sindaci, assessori, esponenti delle forze dell’ordine e sindacalisti dal 2011 al 2013, 35 intimidazioni ai primi cittadini nel solo primo semestre del 2014.
L’ultimo caso nel Sassarese, a Bultei, una bomba è esplosa a casa del primo cittadino Francesco Fois in passato già vittima di minacce. Da lì il grido di richiamo al governo nazionale. Fois, come altri, ha minacciato le dimissioni: “Senza strumenti giusti – aveva detto – non si può andare avanti e fronteggiare il malessere dei territori”. Allarme rilanciato con forza dall’Anci Sardegna che ha scelto Bultei per la l’assemblea straordinaria come gesto di solidarietà a Fois. In 200 si sono riuniti per dire allo Stato “Non lasciateci soli”.
Fois ha ritirato le dimissioni, ma resta l’allarme per i territori dell’interno. Come il Goceano, paesi piccoli e isolati, in cui gli attentati contro amministratori spesso considerati esattori e non è un caso che, contro il caro Tari, ci siano proteste violente e municipi occupati. Succede a Bolotana, dove il primo cittadino si è dimesso per poi tornare sui suoi passi, e succede anche nel Medio Campidano, a Villacidro. Bombe, lettere con minacce di morte, fucilate e danni ad aziende di famiglia sono cronaca ordinaria. Prima ancora nel mirino, a stretto giro, era finito il sindaco di Bonorva e la sua giunta comunale. Copione simile a Ottana e Mamoiada.
Nel 2013 è stata creata la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali che dovrebbe concludere i suoi lavori proprio a marzo. A presiederla è la senatrice del Partito democratico Doris Lo Moro e ne fanno parte due senatori eletti in Sardegna, Ignazio Angioni, anche lui del Pd, e Luciano Uras, di Sel.