Assessorato Industria, grande guerra tra piccoli partiti. Questione di poltrone

Upc e Psi hanno preso il controllo dell’assessorato all’Industria, dopo che La Base e Idv sono finiti fuori dal Consiglio regionale.

Capo di gabinetto, consulente e segretario particolare. Tre poltrone e una grande guerra, tra piccoli partiti del centrosinistra. Succede nell’assessorato all’Industria, il più ibrido – politicamente parlando – di tutta la Giunta sarda. Maria Grazia Piras, la titolare della delega, a marzo 2014 venne infatti scelta da Sardegna Vera, il gruppo consiliare nato dalla fusione di Upc, La Base, Idv e Psi, rappresentati ciascuno da un consigliere. Col bilancino, come da manuale Cencelli, ecco quindi la prima spartizione delle poltrone interne: Piras era la quota Upc, l’Idv mise il consulente Angelo Mascia, ex sindaco di Sardara, mentre i socialisti presero la segreteria particolare con Simone Atzeni. L’assessora, a sua volta, scelte Gian Massimo Mura come capo di gabinetto, un ex funzionario della Regione. La Base, in quel momento, si limitò a nominare indicare un addetto stampa della Regione.

Pochi mesi dopo le elezioni, però, Mura fu costretto a lasciare dalla legge Madia che per i pensionati della pubblica amministrazione ha previsto l’incompatibilità con qualsiasi altro incarico nelle istituzioni. L’assessorato è così rimasto senza capo di gabinetto sino a marzo 2015, quando La Base ha indicato Massimo Cugusi, ma anche Francesco Antonio Sardo come segretario particolare al posto di Mascia. Atzeni, invece, è stato promosso consulente.

Il resto dei cambi, gli ultimissimi, di una settimana fa, sono frutto della sentenza con la quale i giudici amministrativi, lo scorso luglio, hanno cambiato la composizione del Consiglio. La partita si è chiusa definitivamente solo a settembre con l’uscita di Efisio Arbau (La Base) e di Michele Azara (Idv) e l’ingresso degli Upc Pierfranco Zanchedda e Antonio Gaia. Quanto è bastato per una nuova rivoluzione negli uffici dell’Industria: il capo di gabinetto, da sabato scorso, è Atzeni. Mascia, che ha scaricato l’Idv per abbracciare la causa dei cristiano-popolari, è tornato in assessorato, sempre da consulente. La new entry è Maria Antonietta Mazzone, ancora Upc, ex assessore in Gallura nella prima Giunta di Olbia-Tempio (legislatura 2005-2010). La Mazzone è un ex Pci che fece poi la trafila nei Ds. Proprio nel 2010, l’abbraccio con Forza Italia che, attraverso l’allora senatore azzurro Fedele Sanciu, gallurese di Buddusò come la Mazzone, la indicò nel Cda Agea, l’Agenzia nazionale per l’agricoltura. Va detto che Cugusi e Sardo se ne sono andati via prima di essere cacciati.

mascia

Giorgio Fresu, vicecoordinatore regionale dell’Upc, dice: “Nessuna rivoluzione. Semplicemente, con la sentenza dei giudici amministrativi si è delineato un nuovo quadro politico nel quale il nostro partito è pienamente rappresentato  in Consiglio regionale. E nel rispetto degli attuali assetti si è proceduto a riorganizzare la struttura. L’assessorato resta un’espressione dell’Upc, in continuità con un accordo sancito a inizio legislatura col Psi, partito col quale prosegue la collaborazione”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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