Asl da commissariare, girano i primi nomi. Al Brotzu due donne in corsa

Girano i primi nomi per le Asl sarde, nomi di papabili alla carica di commissario. Il centrosinistra dovrebbe chiudere la partita il 9 dicembre.

Girano i primi nomi per le Asl sarde, nomi di papabili alla carica di commissario, adesso che Pd e alleati si preparano a mettere fine alla gestione del centrodestra. E c’è pure una data entro la quale dovrebbero essere mandati a casa i manager nominati nella passata legislatura: si parla del 9 dicembre. Cioè martedì prossimo, subito dopo il ponte dell’Immacolata con un week-end nel mezzo che si preannuncia ricco di vertici informali per chiudere la quadra.

Le poltrone da assegnare sono in tutto 38, comprese le cinque all’Istituto zooprofilattico della Sardegna, mentre nelle undici Asl territoriali le caselle da riempire sono 33, tra il commissario e i due dirigenti che faranno le funzioni del direttore amministrativo e di quello sanitario.

Cominciando dal Brotzu di Cagliari, spunta la candidatura di due donne. Una è Graziella Pintus, un medico dal curriculum lungo. Titolatissima. Attualmente guida la direzione sanitaria all’ospedale Marino, come nel 2000 aveva fatto alla Asl 7 di Carbonia. Ma è stata anche (e tra le altre cose) direttore generale dell’assessorato sardo alla Sanità e lo stesso incarico lo ha ricoperto pure alla Asl 4 di Lanusei. La Pintus è stata vicinissima a Paolo Fadda, per poi diventare una fedelissima dell’ex assessore alla Sanità, Nerina Dirindin. L’altra papabile è Francesca Piras, dirigente in Regione: si occupa di programmazione sanitaria negli uffici di via Roma. La Piras è molto gradita al presidente Francesco Pigliaru, col quale ha collaborato quando il governatore era titolare della Programmazione nella giunta di Renato Soru.

All’area di Antonello Cabras potrebbe andare invece la Asl 8 di Cagliari, con l’ex consigliere regionale Nazareno Pacifico. Ma per lo stesso incarico si fa anche il nome di Bruno Palmas, soriano, che è già stato direttore generale alla Asl 5 di Oristano dopo aver lasciato la stessa poltrona a Lanusei. Era l’agosto del 2008. Non solo: cinque anni fa, a Oristano, Palmas aveva sostituito un altro medico di area Soru: ovvero, Antonio Onnis che parrebbe in corsa pure stavolta, per gestire a tempo la Asl del Sulcis. Il mandato del commissario dura infatti quattro mesi, rinnovabile una sola volta, come stabilito nella legge 23 approvata dal Consiglio regionale il 17 novembre scorso.

Su Sassari viene data per sicura la nomina di Giuseppe Pintor, attuale capo di gabinetto dell’assessore alla Sanità Luigi Arru. Il nome di Pintor è considerato blindato, proprio per via del curriculum: è stato direttore amministrativo alla Asl 2 di Olbia e con l’esponente della Giunta aveva già collaboratore all’ospedale San Francesco di Nuoro. L’unico rischio è che a rinunciare sia proprio Pintor che potrebbe puntare sulla nomina a direttore generale, dopo che si chiuderanno gli otto mesi di commissariamento.

Sempre sul fronte Pd, ma in quota minoranza, ecco Benedetto Barranu, dirigente medico in pensione e per questo fuori dai criteri stabiliti con la legge 17. Ma Barranu, sostenitore di Ignazio Angioni alle primarie dello scorso ottobre, ha dato disponibilità per ricoprire l’incarico anche senza compenso.

Infine Giorgio Sorrentino, attualmente direttore sanitario al Policlinico universitario Campus bio-medico di Roma. Il suo nome era circolato a febbraio quale possibile assessore regionale nella squadra di Pigliaru. Nel 2011 Sorrentino è stato direttore sanitario alla Asl di Sanluri e nel biennio 2008-2009 ha guidato da general manager il Brotzu di Cagliari. Insomma, un pezzo da novanta in questa settimana che separa il centrosinistra dalla guida delle Asl.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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