Giuseppe Ciccolini, il sindaco di Bitti che era in corsa per la presidenza dell’Anci, ha presentato un nuovo ricorso: sempre davanti al tribunale civile di Cagliari ha chiesto che venga annullata l’elezione di Emiliano Deiana, primo cittadino di Bortigiadas diventato presidente lo scorso 30 gennaio.
È una citazione in giudizio di quaranta pagine quella scritta per Ciccolini dall’avvocato Francesco Stara e si aggiunge al primo ricorso di settembre, quando la fascia tricolore di Bitti, con un provvedimento d’urgenza, sollecitò il tribunale a riconoscere la propria vittoria. Nell’assemblea dell’autunno, Ciccolini raccolse 152 voti, ma stando all’articolo 8 del regolamento Anci non raggiunse il quorum, a quota 153. L’elezione venne quindi sospesa, anche perché nelle urne spuntò una scheda in più (contestualmente al presidente si votavano il Consiglio regionale dell’Anci e i delegati nazionali).
Da allora una lunga serie di rinvii e anche il tentativo di istituire una commissione interna di esperti per dare un’interpretazione all’articolo 8: Ciccolini si era anche impegnato a ritirare il primo ricorso. Ma i tre giuristi nominati hanno declinato l’invito. Si è arrivati così alla nuova convocazione dell’Assemblea, il 30 gennaio scorso, nella quale il sindaco di Bitti ha abbandonato i lavori e le 118 fasce tricolori rimaste hanno votato Deiana.
Oggi il secondo capitolo, nel giorno in cui era attesa la decisione del tribunale sul primo ricorso. Invece il legale di Ciccolini ha presentato la nuova citazione in giudizio, chiedendo la cosiddetta riunione dei due procedimenti. Se il giudice accoglierà o meno una delle due richieste del sindaco bittese (riconoscimento della vittoria di settembre o annullamento delle elezione di Deiana), si saprà mercoledì 15 febbraio. Ma potrebbe pure succedere che la spunti l’Anci: l’associazione dei Comuni, attraverso il proprio legale Mauro Barberio, ha sollevato il conflitto di attribuzione. Per il legale che difende l’Anci, la competenza sulla materia non è del tribunale civile ma di quello amministrativo. Cioè del Tar (al. car.)
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