Anche nell’Isola segnali di “radicamento territoriale” del M5S

Considerando anche Quartu e Nuoro, i grillini sono al 15,46, i Dem al 14,65. Ecco il voto del 31 maggio in numeri.

Il Movimento Cinque Stelle supera il Pd sommando le percentuali di lista ottenute a Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu, i quattro Comuni sopra i 15mila abitanti andati al voto domenica 31 maggio (e tutti torneranno alle urne col ballottaggio del 14 giugno). Il dato secco è 15,46 per i grillini contro il 14,65 dei Dem.

La percentuale è stata calcolata facendo una media matematica dei risultati definitivi e porta la Sardegna dentro il grande tema di questa tornata elettorale: a poco più di cinque anni dalla sua nascita (4 ottobre 2009), l’M5S dimostra di essersi consolidato anche a livello locale e non solo di raccogliere il voto di protesta su scala nazionale, come avvenne con le Politiche del 2013, quando fu il primo partito.

Il 15,46 per cento dell’M5S nei quattro comuni sardi sopra i 15mila abitanti è la media delle percentuali ottenute a  Quartu (9,45 ), Nuoro (11,97), Porto Torres (22,54) e Sestu (17,89).  Il 14,65 del Pd, è la media del 16,60 di Quartu, del 15,09 di Nuoro, del 13,61 di Porto Torres e del 13,31 di Sestu. Significativi in particolare i risultati di Porto Torres e Sestu dove il M5S stacca il Pd rispettivamente di 8,93 e di 4,58 punti. Dati che rivelano un reale radicamento nei territori dei due candidati grillini (Sean Christian Wheeler e Maria Fabiola Cardia). Si tratta, infatti, di numeri che in una competizione amministrativa il solo “voto di protesta” non basta a spiegare.

In termini di voti assoluti, invece, il Pd, con 10.924 voti, è davanti al Movimento Cinque Stelle, a quota 9.190. E questo mette ancora la Sardegna in linea con la tendenza nazionale: in questa tornata elettorale, l’M5S, pur diventando visibile anche a livello locale, non è riuscito a capitalizzare la battuta d’arresto dei Dem. Peraltro: solo la Lega ha guadagnato consensi, mentre Pd e M5S hanno perso preferenze.

Va detto pure che alle Amministrative, per via delle tante liste civiche con le quali i democratici si sono alleati, il voto un po’ si disperde, mentre il Movimento Cinque Stelle è molto più identificabile perché non fa apparentamenti elettorali.

Nel solco di questa fotografia, il 14 giugno sarà un termometro importante per i Cinque Stelle che vanno al ballottaggio a Porto Torres, con Wheeler Sean, il quale sembra godere di un seguito personale robusto. Rispetto alla lista, il candidato sindaco ha preso 637 voti in più (4,43 per cento). Il suo avversario, il Dem Luciano Mura, è invece indietro rispetto alle preferenze totali della coalizione (3.683 quelle totalizzate dall’esponente Pd, pari al 29,96 per cento, contro i 4.003 voti delle liste, equivalenti al 33,68 per cento).

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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