Aeroporto algherese da privatizzare e fuga di Ryanair, il Pd: “Problemi di anni”

“Quando una questione complessa, quale il trasporto aereo, con l’intreccio di normative nazionali ed europee, norme finanziarie e limiti legislativi, viene semplificata oltre un certo livello, necessariamente si perdono di vista le ragioni delle scelte politiche e si apre la strada alle strumentalizzazioni che non avvicinano la soluzione dei problemi e nonb aiutano la loro comprensione da parte dei cittadini”. Lo scrive in una nota la segreteria provinciale del Pd sassarese, guidata da Gianpiero Cordedda.

Il Partito democratico del Nord-est interviene così nella vicenda di Ryanair che ha deciso di lasciare lo scalo di Alghero diventando il tema centrale del dibattito politico locale. “L’abbandono da parte della compagnia irlandese non nasce e matura da condizioni manifestatesi negli ultimi sei mesi, o negli ultimi due anni se proprio si vuole focalizzare l’attenzione sull’attuale maggioranza politica regionale: la decisione viene da lontano, da anni, o forse decenni, e si lega a gestioni di vari colori”.

La segretaria provinciale parte analizzata gli eventi partendo dall’aeroporto stesso: “Se ci sono state sei ricapitalizzazioni in otto anni nella Società che gestisce lo scalo algherese, significa innanzitutto fiumi di danaro pubblico spesi, ma che pure non sono bastati a sistemare ed armonizzare i conti. Ci chiediamo: ciò dipende da chi oggi governa la Regione Sardegna o da chi l’ha governata negli anni passati?”. E ancora: “Se oggi è necessaria un’altra ricapitalizzazione, la settima, che avrebbe dovuto conferire altri 9 milioni di euro di fondi pubblici e che non è più fattibile in quanto si configura come aiuto di stato secondo le regole dell’Unione europea, ciò dipende da responsabilità del presente o del passato?”

Quindi ecco il passaggio sull’ormai nota legge 10 del 2010, quella che ha finanziato con 80 milioni le compagnie facendo aprire a Burxelles una procedura d’infrazione. I soldi, erogati per il triennio 2011-2012-2013, erano così divisi: 30 milioni ad Alghero, 20 milioni a Cagliari e 10 milioni a Olbia. “Quella legge regionale è stata approvata dal centrodestra – sottolineano ancora dal Pd -, essendo presidente della Regione Ugo Cappellacci. La norma è stata presentata come rispettoso del principio del Piem (investitore privato in libero mercato), in quanto i benefici che si sarebbero dovuti ottenere sarebbero stati maggiori, in termini economici, rispetto alle risorse investite. E fu questa la ragione per la quale non si fece la notifica preventiva a Bruxelles. Tuttavia la Regione stessa, nell’ottobre 2011, si è autodenunciata comunicando all’Unione Europea che non trattava di Piem ma di un contributo al funzionamento degli aeroporti secondo il principio cosiddetto di Sieg. Ciò che appunto richiedeva obbligatoriamente la notifica”.

Sull’aeroporto di Alghero, che è a partecipazione pubblico e da tempo è sul mercato per l’acquisizione, “comporta che chi lo vorrà gestire deve accollarsi qualcosa come 38 milioni di euro di potenziali debiti”. Il Pd provinciale di Sassari suggerisce quindi una strada: “Oggi l’unica soluzione possibile è quella della ricapitalizzazione con bando di evidenza pubblica che è stato reiterato più volte andando sempre deserto”. Su questo è durata la posizione del sindaco Mario Bruno e del consigliere regionale di Alghero, Marco Tedde, ai quali il Pd domanda indirettamente perché l’esito della gara sia stato questo. Dal Pd dicono: “Nessuno dice la verità, ciòè che gli imprenditori mai rischierebbero di acquistare le azioni di una società sulla quale c’è una procedura d’infrazione aperta che può concludersi negativamente e per di più obblighi alla restituzione di 38 milioni, da aggiungere al costo stesso dello scalo e alla sua gestione”.

Dal Pd provinciale concludono così: “Nessuno nega la gravità delle conseguenze derivate dalla decisione di Ryanair di abbandonare la Sardegna e lo scalo di Alghero. Ma va rilevato che a partire da quell’annuncio il nostro partito, sia a livello regionale che nazionale, si è impegnato per garantire ai sardi il diritto alla mobilità a costi contenuti, ma anche il trasporto a sostegno del turismo, cardine dell’economia algherese e del territorio. Ne sono prova le regole della nuova continuità aerea annunciate nei giorni scorsi con l’introduzione della tariffa unica tutto l’anno a partire dalla fine del 2017 e rese possibile grazie al contributo aggiuntivo di 20 milioni annui stanziati dal Governo nazionale in aggiunta ai 46 di fondi regionali (qui tutte le nuove regole presentata dall’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana).  breve il Pd organizzerà sul tema un incontro con sindaci e amministratori locali. Parteciperà lo stesso esponente della Giunta.

Domani incontro tra sindaci e presidentedella Regione a Villa Devoto

I sindaci di Alghero, Mario Bruno, di Nuoro, Andrea Soddu, di Bosa, Luigi Mastino, l’assessore Mattia Sanna per il Comune di Oliena e alcuni rappresentanti delle realtà produttive del Nord Sardegna saranno ricevuti domani a Villa Devoto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. L’incontro arriva a pochi giorni di distanza dall’affollata assemblea dei sindaci ad Alghero che hanno annunciato una mobilitazione per “salvare” la stagione e lo scalo algherese, dopo la fuga della compagnia low cost Ryanair. Secondo quanto trapela nell’appuntamento di domani, fissato per le ore 16, si parlerà più in generale di trasporti.

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