Tirrenia-Moby, ok dell’Antitrust: le reazioni della politica

Il via libera condizionato dell’Antitrust all’acquisto da parte di Onorato Partecipazioni del controllo esclusivo di Moby e di Compagnia Italiana di Navigazione non piace al deputato di Unidos Mauro Pili. Secondo il parlamentare sardo, già governatore della Sardegna, la decisione “sancisce l’ennesimo inganno ai danni della continuità territoriale da e per l’isola”. Gli sconti? “Se il monopolio abbaglia – commenta – mettetevi gli occhiali da sole”. Per Pili non finisce qui. E annuncia ricorso al Tar del Lazio. “Una decisione da impugnare senza se e senza ma perché – spiega – tutta protesa a proteggere il monopolio piuttosto che a vietarlo”.

La decisione dell’autorità antitrust sorprende invece il senatore del Pd Silvio Lai, perché rispetto a quando la pratica è stata avviata “lo scenario è oggettivamente cambiato”. Lai si riferisce a due novità delle scorse settimane: l’annuncio di Onorato dell’applicazione di tariffe più basse per l’estate e l’arrivo di un concorrente come Grimaldi sulle rotte da Olbia. “Sono fatti importanti – scrive il senatore in una nota – che hanno certamente modificato il quadro di concentrazione esistente. Un quadro di concorrenza ridotta e di mercato bloccato, per la possibilità di Tirrenia e Moby di sviluppare sinergie e di stabilire prezzi identici, anche perché in estate Tirrenia non è vincolata dalla convenzione con lo Stato. Tanto è vero che per ridurli è apparso sufficiente l’annuncio dell’armatore a Firenze”. Ma il quadro mutato, secondo Lai, resta fragile. “Se questi due fatti, avvenuti anche per le pressioni istituzionali e dell’opinione pubblica, nei prossimi mesi si confermeranno, a guadagnarci sarà innanzitutto l’economia turistica sarda e il diritto dei cittadini alla mobilità. Il fattore nuovo appare legato al costo del petrolio sceso da 100 dollari e 33 dollari al barile che ha influenzato la scelta degli armatori, sia Grimaldi che Onorato”.

Secondo l’esponente Dem la diminuzione dei prezzi dei biglietti deve essere discussa e sottoscritta con la Regione, “soprattutto se avviene per la riduzione dei costi del carburante e non per concessione dell’armatore. Infatti mentre Moby può ridurre i prezzi per volontà della sua amministrazione, Tirrenia è sottoposta ad una convenzione per la quale, in caso di riduzione dei costi di esercizio, i vantaggi vanno distribuiti sulle tariffe concordando le modalità con Governo e Regione. Un prezzo basso per Moby è una decisione autonoma, per Tirrenia no”. Inoltre, aggiunge, “si dovrà valutare se avrà successo l’iniziativa della Grimaldi nelle nuove rotte sarde, che oggi pare possibile per la riduzione del prezzo del carburante e che guardiamo con attenzione e apprensione, consapevoli che si tratta di un impresa complessa di chi deve concorrere con chi riceve contributi pubblici e ha comprato navi in condizioni agevolate”.

 

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