Sociotal: la piattaforma che rende l’Internet delle cose accessibile a tutti

Nasce una piattaforma che fornisce gli strumenti applicativi e software per poter creare, gestire o condividere i propri oggetti connessi alla rete anche senza nessuna specifica competenza. Si chiama Sociotal e tra i suoi obiettivi principali c’è quello di costruire una rete Internet sicura, intelligente ed affidabile per le Smart Cities, le città intelligenti, di domani.

La piattaforma affronta in modo chiaro e semplice la prossima fase 3.0 della cosiddetta “rivoluzione digitale” che mette al centro la trasformazione delle nostre abitudini, del “nostro mondo”, verso dell’Internet delle Cose (IOT). Al momento per poter connettere realmente gli oggetti tra loro è necessario avere una buona conoscenza delle reti e del cosiddetto linguaggio macchina ossia il linguaggio in cui sono scritti i programmi che permettono all’uomo di dialogare con i computer. La piattaforma, realizzata dal CRS4, il centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna, è stata pensata per fornire gli adeguati strumenti e meccanismi che abbassano le barriere di ingresso alla partecipazione dei cittadini nel dare forma all’Internet di Cose.

La web application fa parte di un progetto europeo che cerca di dare un’accelerazione alla creazione di una comunità socialmente consapevole delle possibilità tecnologiche e che cerca di creare un ecosistema IOT che ponga al centro i concetti di fiducia, del controllo dell’utente e della trasparenza al centro del design, al fine di ottenere la fiducia degli utenti e dei cittadini e garantire un funzionamento allineato alle loro intenzioni.

La piattaforma è utilizzabile senza nessuna specifica competenza. Il sito web ancora sperimentale è molto semplice ed intuitivo e per poterlo usare basta registrarsi al sistema. Una volta entrati, nella home page utente, si trovano gli oggetti, i device che si possono utilizzare, ed una volta identificati si possono adoperare per creare i collegamenti ai dispositivi fisici. Ad esempio “in pochi semplici passaggi” racconta Antonio Pintus, tecnologo del gruppo Internet of Things and Energy Efficiency Technologies del CRS4 e referente dell’ente di ricerca sardo del progetto, “si possono creare piccole azioni come, nel caso della domotica: “Se c’è un surriscaldamento nella zona caldaia, mandami una notifica al mio cellulare” o “Se sta per piovere, avvisami”. All’interno della web application è stata anche prevista una sezione per gli utenti più esperti, gli sviluppatori, dove sono presenti diversi set di API, ossia un insieme di procedure disponibili al programmatore per collegarsi alle applicazioni, e tool, strumenti che agevolano il lavoro, per creare servizi.

La piattaforma è anche un servizio utile per gli amministratori comunali e decisori politici in quanto il cuore del SocioTal è anche quello di generare un dibattito aperto che permetta la creazione di nuovi servizi che convivano con quelli “vecchi” o per meglio dire tradizionali. La ricerca mostra come l’economia della condivisione è favorita dalla connessione degli “oggetti” ed i nuovi ruoli che stanno coprendo le nuove startup richiedono un coordinamento delle parti interessate di modo che vengano negoziati i nuovi modelli di business con tutte le parti interessate. Inoltre SocioTal è uno strumento utile anche per le aziende che vogliono approcciarsi all’Internet delle cose e che hanno poche risorse.

“In Sardegna –  conclude Antonio Pintus  – siamo stati tra i pionieri, a livello internazionale, delle piattaforme web semplici da usare per l’IoT a cavallo degli anni 2011 e 2012, con Paraimpu. Oggi siamo sopra la media nazionale ma nessuno, pare, abbia ancora trovato la formula giusta, la chiave, per fare il botto nel mercato”.

Sociotal è un progetto europeo Strep (https://sociotal.eu) a cui partecipa il CRS4, finanziato dal VII programma quadro, che riunisce 10 partner, 4 istituti di istruzione superiore, 2 istituti di ricerca, 2 PMI e 2 comuni provenienti da 6 paesi europei: Regno Unito, Spagna, Italia, Serbia, Paesi Bassi e Francia, così come un partner proveniente dall’Australia. All’interno del progetto il CRS4 si è occupato di realizzare l’applicazione web per gli utenti finali (e relative API) e di integrare tutti i componenti dell’architettura.

Alessandro Ligas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share