Si chiama GeoQse e come dice il nome stesso è il geoportale voluto dal Comune di Quartu Sant’Elena che garantisce una mappatura completa del territorio. Il nuovo software è lo strumento di lavoro che permetterà di avere entro un anno e mezzo un inventario completo, consultabile velocemente, tramite il quale programmare politiche mirate e strategie d’azione.
L’atto di indirizzo della Giunta Milia prevede infatti che lo stesso diventi quotidiano strumento di lavoro per tutte le risorse umane del Comune. È il primo passo di un programma, suddiviso per step, che verrà completato entro settembre 2024 e che mostra già oggi le potenzialità del modello. “Abbiamo avviato questo progetto perché riteniamo il geoportale uno strumento utilissimo per tutti i procedimenti che interessano il Comune – commenta il vice sindaco, Tore Sanna -. Attualmente siamo nella fase iniziale del programma; siamo partiti dall’inventario dei beni patrimoniali del Comune, in particolare delle strade, e proseguiremo fino ad avere tutti i servizi necessari per mappare con precisione il territorio e per incrociare i dati in maniera tale da costruire un ottimale livello di conoscenza e di fiducia tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Per ottenere questo risultato occorre uno sforzo congiunto di tutti i settori, nessuno escluso”.
Per abolire il divario digitale tutti gli uffici sono quindi chiamati a dare il proprio contributo. Un lavoro certosino che interesserà non solo i servizi prettamente tecnici, quali Edilizia privata o Urbanistica, ma anche altri più amministrativi, quali ad esempio la Toponomastica, con la pubblicazione delle delibere che certificano i nomi delle strade. L’impostazione e il caricamento dei primi dati è stato affidato a una società specializzata, Leganet, supportata da un’equipe di dipendenti comunali, con il contributo del Servizio Informatico Comunale (Sic).