Fake news, l’azienda sarda Istella pioniera contro la disinformazione online

Laura Fois

Il fenomeno delle fake news esiste da tempo ma è esploso soprattutto negli ultimi anni, causando problematiche economiche, politiche e sociali a livello globale. Dallo scandalo di Cambridge Analytica, la società britannica che gestiva illegalmente mole di dati per influenzare le campagne elettorali, scoppiato nel 2018, alle presunte influenze russe durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016, fino alle notizie false più recenti circolate durante il Covid e la guerra in Ucraina. Combattere la disinformazione è diventata una necessità quotidiana. E se la lotta alle fake news viene fatta principalmente sul campo delle notizie di lingua inglese, c’è un’azienda in Sardegna che è tra le prime a contrastare la disinformazione online in lingua italiana. È Istella, azienda fondata da Renato Soru che lavora nel campo dei big data, dell’intelligenza artificiale e del machine learning.

Il progetto Madai (Multidimensional approach to disinformation using Ai) ha portato alla creazione di una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per aiutare giornalisti e lettori a individuare notizie false e fruire di un’informazione completa e consapevole. Domenico Dato, direttore tecnico di Istella, parte da una premessa: “Il tema delle fake news è diventato sempre più urgente. Con l’aumentare della quantità di contenuti informativi diffusi in rete e del pubblico che si informa quasi esclusivamente online, è cresciuto anche il numero di soggetti che vuole produrre informazioni false. Lo scopo principale è quello di orientare, per ragioni opportunistiche di tipo politico o commerciale, ampie fasce di pubblico”.

La pandemia e la guerra hanno evidenziato non solo l’urgenza di affrontare questo problema, ma anche la sua complessità. “Quando c’è stato lo scandalo di Cambridge Analytica l’Unione Europea è corsa ai ripari finanziando diversi progetti su questo specifico tema. Tuttavia, la stragrande maggioranza di questi si è limitata all’analisi di notizie in lingua inglese – commenta Dato -. Istella si è invece focalizzata sullo sviluppo di algoritmi e basi di conoscenza che tengono conto delle peculiarità della nostra lingua. Abbiamo perciò creato una piattaforma che fornisce, a giornalisti e lettori, strumenti utili ad analizzare sia il contenuto sia il contesto delle notizie, in modo da facilitare e accelerare il lavoro di verifica“. La piattaforma, ad esempio, tiene conto dell’attendibilità delle fonti e analizza le notizie per individuare chi le ha generate e come si sono propagate sul web o sui social.

Madai si presenta nel mercato con un primo prototipo funzionante. Tra i clienti potenziali, editori ed enti governativi alle prese con problematiche di sicurezza. Uno strumento che contribuirà ad avere ricadute anche a livello sociale, in quanto la disinformazione è diventata un problema che ha a che fare anche con la salute dei governi e della società civile. Solo così una buona informazione potrà mantenersi un baluardo di libertà e verità, perché le notizie dovrebbero “solamente” informare.

Laura Fois

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