Einstein Telescope, odg in Parlamento chiede al Governo di sostenere la candidatura sarda

È stato trasformato in un ordine del giorno l’emendamento alla Manovra del governo a tutela del progetto dell’Einstein Telescope nella miniera metallifera di Sos Enattos, a Lula (Nuoro). Presentato dalla deputata sarda di Avs, Francesca Ghirra, l’emendamento puntava a istituire, incardinato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti un fondo per la progettazione e la realizzazione dell’ET, con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2023 e a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

La modifica non ha passato il vaglio della commissione, ma è stata trasformata in un documento di impegno, firmato anche dai deputati sardi Silvio Lai, Emiliano Fenu, Alessandra Todde e Sabrina Cherchi, che sarà discusso e votato dall’aula di Montecitorio. L’ordine del giorno, se approvato, impegnerà il Governo a sostenere in ogni sede la candidatura per l’Italia del sito sardo e a finanziare un adeguato piano di investimenti a supporto del progetto per la realizzazione nell’Isola dell’Einstein Telescope. Nessun impegno finanziario, che sarebbe stato garantito con l’emendamento al testo della Manovra, ma in aggiunta c’è l’assicurazione che il governo revochi ogni provvedimento in contrasto con la realizzazione dell’Einstein Telescope a Lula.

In particolare la rassicurazione riguarda il progetto di parco eolico a Gomoretta nei vicinissimi Comuni di Bitti e Orune e per cui la Siemens gamesa renewable energy Italy ha presentato richiesta di valutazione di impatto ambientale al ministero. Le pale eoliche, così come confermato dalla comunità scientifica, sono incompatibili col progetto dell’ET, ‘disturberebbero’ il silenzio necessario a captare le onde gravitazionali necessario al super telescopio.

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