Arrivano gli occhiali stampati in 3D. A Cagliari il primo negozio d’Italia

È a Cagliari il primo negozio in Italia che stampa in 3D gli occhiali. Un progetto che realizza occhiali su misura personalizzati con l’obiettivo di trovare la miglior soluzione visiva per ciascuno a seconda delle proprie esigenze e delle caratteristiche del viso. Oggi tutto questo è possibile grazie ad un copolimero a base di nylon.

Il progetto nasce all’interno dell’attività di ottica e optometria, Punto di Vista, nata nel 2013, dal desiderio di cambiare il concetto di negozio di ottica. Racconta Giulia Graviano, CEO e co-founder assieme a Francesco Mura, “non una semplice rivendita di occhiali ma una serie di servizi che possiamo offrire grazie al percorso di studi affrontato e alle esperienze lavorative pregresse”.

Un oggetto che per molti è indispensabile e che, oggi, è possibile avere in soli sei giorni (compresi di montatura delle lenti) grazie ad una stampante 3d appositamente realizzata. Un processo innovativo che ha la duplice opportunità di offrire un servizio sempre più mirato alle esigenze del cliente e di accorciare la filiera della distribuzione, riducendo i passaggi dal produttore all’utilizzatore finale. “Le montature della grande distribuzione” – sottolinea la co-founder – “sono costruite sulle misure facciali ‘medie’ e che quindi calzano correttamente solo a persone che realmente non esistono, perché ognuno di noi ha proporzioni differenti”.

occhiali 3d

L’unione di due metodi di lavorazione. Per poter avere un paio di occhiali, non solo da vista, ma anche da sole, è molto semplice: si sceglie il modello di montatura, le lenti che si vogliono utilizzare, i colori ed eventuali disegni/lettere che si vogliono inserire sul proprio occhiale. Il modello poi verrà adeguato ai parametri facciali, saranno inserire le personalizzazioni richieste, stampato, rifinito, colorato ed assemblato. L’occhiale sarà il risultato dell’unione delle nuove tecnologie, la fase di progettazione software e quella di produzione tramite la stampante 3D, con quelle tradizionali, di rifinitura e assemblaggio eseguite artigianalmente.

Un prodotto che ha avuto diversi riscontri positivi sia in chi ha potuto toccare e utilizzare il prodotto, nella vita di tutti i giorni, ma anche da coloro che producono o vendono le montature che ne hanno apprezzato sia la qualità del prodotto sia la lavorazione.

L’innovazione e le difficoltà. Quello del negozio di ottica è un servizio aggiuntivo che non è stato privo di difficoltà. Soprattutto se si pensa che il dispositivo non è un occhiale-gadget ma un prodotto performante con montature robuste, che sono state sottoposte “a forti stress meccanici fisici e chimici senza che subissero variazioni strutturali importanti” aggiunge Giulia Graviano. Un percorso lungo che è andato avanti per prove ed errori, dove le informazioni a disposizione erano scarse e che sono state risolte soltanto con il confronto con chi produce le stampanti 3d e chi realizza gli occhiali da tanto tempo.

Dobbiamo ricordare una cosa importante. Un aspetto che spesso passa in secondo piano perché oramai gli occhiali sono entrati nella nostra vita quotidiana: gli occhiali sono dispositivi medici, per poterli vendere e produrre serve una certificazione, come dice il decreto legislativo n°46 del 24 febbraio 1997. Ma è lo stesso provvedimento che dice anche che possono essere immessi in commercio dispositivi su misura con l’obbligo di comunicarne, al ministero della Salute, l’elenco. Proprio quello che accade con l’idea di Giulia Graviano e Francesco Mura che hanno agevolato il processo di produzione manuale grazie alla digital frabbrication senza togliere al prodotto il momento analogico, quello artigianale che rende unici i prodotti.

Prospettive. Per il futuro in cantiere ci sono nuove sperimentazioni per quanto riguarda la forma ed i materiali ma anche “alcuni upgrade al concetto di occhiale in generale, che è sostanzialmente sempre uguale da più secoli” conclude il CEO.

Alessandro Ligas

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share