L’aeroporto di Cagliari sta diventando un modello nazionale sui sistemi di controllo contro i droni, il cui numero continua ad aumentare esponenzialmente moltiplicando i rischi per la sicurezza dei voli passeggeri. Nello scalo Mameli è però attivo dal 31 luglio un nuovo modello di intercettazione che si chiama Radardrone: il progetto è finanziato da Sardegna Ricerche attraverso il bando ‘Azioni cluster top down’ e sta dando ottimi risultati. In poco meno di due mesi soon già stati intercettati un migliaio di droni, pari a una media di venti ‘avvistamenti’ al giorno. Il sistema anti-drone è stato sviluppato dall’Inaf, l’Istituto aazionale di astrofisica in collaborazione con il Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica (Diee) di Cagliari. più di un migliaio di voli, una media di 20 al giorno.
L’Inaf è impegnato nel progetto per il tramite dell’Osservatorio astronomico di Cagliari che si occupa di studiare oggetti celesti lontani come stelle e galassie, utilizzando il ‘Sardinia radio telescope (Srt)’ di San Basilio, uno dei più grandi ed avanzati radio-telescopi al mondo. “Per far funzionare Srt – racconta il tecnologo Tonino Pisanu, responsabile del progetto – l’Inaf ha a disposizione una serie di laboratori di sviluppo tecnologico che servono a testare tutte le sue componenti. In base all’accordo quadro con la Regione, le strutture sono anche a disposizione delle imprese locali e per la creazione di start-up e di progetti innovativi”. In questo ambito è nato stato sviluppato Radardrone. Dell’iniziativa fa parte anche la Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto di Cagliari.
“Ancora una volta – dichiara Emilio Molinari, direttore dell’Inaf di Cagliari – le competenze maturate nella ricerca di base mostrano il loro grande potenziale nell’innovazione tecnologica, utile a cittadini e imprese nel loro operare quotidiano”. Così Alberto Scanu, amministratore delegato di Sogaer: “Il tema della sicurezza è sempre stato prioritario per l’aeroporto: dobbiamo garantire la nostra operatività 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, salvaguardando in ogni momento persone, mezzi e infrastrutture”.