Finisce all’attenzione della Procura la selezione di Abbanoa con la quale a dicembre ha preso servizio Francesco Lilliu, segretario del Pd nella provincia di Cagliari. Il dem, avvocato di professione, si è classificato primo nel concorso per titoli e colloquio che la spa del servizio idrico aveva bandito a giugno. E a disposizione c’era un solo posto. Lilliu è stato più bravo di tutti e adesso si occupa di programmazione e coordinamento nel processo di gestione del credito. Un ruolo di supporto al responsabile, culmine di una stagione d’oro per l’esponente democratico che prima è entrato in Regione, poi ha fatto il vicesindaco della Città metropolitana e infine l’ingresso in Abbanoa.
La selezione in questione è la numero 239 ed è destinata a convertirsi in materia per la magistratura cagliaritana. L’esposto si aggiunge a quello già presentato contro un altro concorso, il numero 242, per due addetti amministrativi. La segnalazione alla Procura è stata protocollata dallo stesso candidato escluso in entrambe le selezioni che si sono tenute a breve distanza l’una dall’altra.
Stando a quanto si legge, i magistrati inquirenti dovranno intanto accertare la veridicità di una prima ricostruzione contenuta nell’esposto, ovvero il fatto che le prove orali si sono tenute “a porte chiuse”. Un elemento, questo, che in caso di conferma rappresenterebbe una violazione dell’articolo 97 della Costituzione. Blindare una selezione in un ente non privato come Abbanoa, contrasta coi principi di trasparenza e imparzialità su cui si fonda la stessa pubblica amministrazione. Sempre secondo quando scritto nell’esposto, all’esame orale non hanno potuto assistere nemmeno i candidati ammessi.
Il primo dirigente che dovrà essere sentito in Procura sarà certamente il dg Sandro Murtas, citato nella segnalazione arrivata in Procura insieme alla dottoressa Rossella Loi, responsabile della Gestione e recupero del credito. Idem Pierluigi Cocco, a capo delle Risorse umane. La Loi era commissaria d’esame sia nella selezione 239 che nella 242; Cocco solo in quest’ultima.
A leggere l’esposto, sotto la lente finirà pure il curriculum di Lilliu, di cui il candidato non ammesso ha chiesto il controllo dei requisiti. In particolare alla Procura viene chiesta una verifica sulla condizione di ammissibilità alla selezione, nel punto che riguarda “tre anni di esperienza, con coordinamento e supervisione di altre risorse, nella gestione del credito”, trentasei mesi “acquisiti in realtà organizzative aziendali assimilabili per caratteristiche strutturali”.
È un momento non facile per Abbanoa. Agli inizi di febbraio le dimissioni dell’amministratore unico, Abramo Garau, eletto nell’estate del 2018. L’addio di Garau, che materialmente può lasciare l’incarico solo quando verrà nominato il sostituto, è arrivato dopo la volontà espressa dall’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Frongia, il quale ha suggerito il cambio di gestione con la modifica dello Statuto e l’introduzione di un Cda. Non è tutto: di pochi giorni fa la decisione di Egas, l’ente di controllo di Abbanoa, di annullare la selezione per trentatré assunzioni di un anno. Nel mirino sono finite le procedure: la spa del servizio idrico ha cambiato in corsa le regole. E il presidente Fabio Albieri, insieme al Comitato istituzionale d’ambito, ha votato all’unaminità l’azzeramento del concorso. Adesso la tegola del secondo esposto in pochissime settimane.
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)
