La precaria statale diventa Dg di Aspal. Ma nel 2019 si autocandidò senza titoli

Rischia di diventare un esordio in salita, quello di Maika Aversano, la nuova Dg dell’Aspal nominata dalla Giunta di Christian Solinas nell’ultima seduta di venerdì 7 maggio. La Aversano – ogliastrina del 1975, precaria della pubblica amministrazione – si appresta a entrare negli uffici di via Is Mirrionis a Cagliari senza che sul suo curriculum sia stata fatta chiarezza.

L’Aspal, come noto, è l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. È stata istituita nel 2016, quando in Sardegna governava il centrosinistra a trazione Pd che diede vita all’ennesimo carrozzone, sardo e pubblico. La legge con la quale l’Aspal ha preso forma è la numero 9. Al comma 2 dell’articolo 14, dedicato proprio al direttore generale dell’Agenzia, è scritto: “Il Dg è scelto, con procedura a evidenza pubblica, tra persone in possesso del diploma di laurea di comprovata esperienza e competenza in materia di servizi per il lavoro e politiche attive e che abbiano svolto, per almeno cinque anni, funzioni dirigenziali in strutture pubbliche o private”.

I titoli della Aversano non sono chiari. Già da due anni. Il 28 giugno del 2019, infatti, la neo Dg dell’Aspal fu protagonista di una vicenda tanto kafkiana quanto imbarazzante. Con la delibera 25/8 (qui il documento), la Giunta Solinas la nominò Dg dell’assessorato al Personale e agli Affari generali. Ma quella designazione, arrivata dopo un’autocandidatura alla manifestazione di interesse della Regione, divenne carta straccia perché la Aversano non aveva i titoli per ricoprire l’incarico.

Per quello stesso giro di designazioni, da dicembre 2020 il governatore Solinas e l’assessora leghista al Personale, Valeria Satta, sono indagati dalla Procura di Cagliari per abuso d’ufficio e tentata concussione, relativamente alle nomine di Silvia Curto, Dg della presidenza, e di Pasquale Antonio Belloi, il capo della Protezione civile. Vero che rispetto a giugno del 2019 il Consiglio regionale ha modificato la legge sulla selezione delle figure apicali, attraverso la ribattezzata norma ‘salva Dg‘. Tuttavia sulla Aversano serve un chiarimento.

Anche perché la delibera sulla nomina di venerdì 7 aprile non è cliccabile. Quindi anche volendo non è possibile leggere il contenuto del documento: per ordine di Solinas gli atti pubblici non si possono immediatamente consultare. Di sicuro sulla profilo Linkedin della Aversano non è più visibile, almeno senza attivare il collegamento con la pagina, l’esperienza professionale al Comune di Castiadas, dove la Aversano era funzionaria a tempo determinato. Una precaria della pubblica amministrazione che nel Municipio del Sarrabus ha lavorato sino all’agosto del 2020.

Sempre sulla pagina Linkedin della neo Dg è scritto che è stata “funzionaria con funzioni dirigenziali”, una novità, appunto, rispetto a qualche tempo fa. Quanto al titolo di studio, la Aversano è laureata in Giurisprudenza ottenuta all’Università di Firenze dopo un corso di studi cominciato nel 1994 e concluso nel 2002.

LEGGI ANCHE: Aspal, l’agenzia da 50 milioni di euro: poltrona del Dg libera, grandi manovre

Su WhatsApp gira anche un video della Aversano, girato durante la campagna delle Provinciali ogliastrine del 2010. La Aversano aveva partecipato come sostenitrice a un evento pubblico di uno dei candidati, il socialista Gianfranco Lecca. In quell’occasione si era presentata come imprenditrice. In famiglia hanno una grande pescheria e lei, a nome dell’azienda di casa, proprio in quell’anno aveva sottoscritto l’atto costitutivo di una associazione di settore (leggi qui). Lecca, attuale sindaco di Loceri, nel 2014 si era presentato alle Regionali candidandosi nella coalizione di Francesco Pigliaru.

L’attuale sponsor della Aversano è invece Nanni Lancioni, il consigliere regionale del Psd’Az senza il quale Solinas non muove passo. Lancioni sta scegliendo tutte le caselle: è lui che ha caldeggiato l’investitura di Massimo Temussi a commissario dell’Ats; è lui che ha deciso di affidare l’Arst all’ex Dg della Regione, Roberto Neroni, piazzandolo prima ad Area, l’agenzia regionale per l’edilizia abitativa e poi trasferendolo nel giro di pochi mesi nella spa del trasporto pubblico.

Temussi e Neroni sono due dei tre commissari – la terza è la Dg del Personale, Silvia Cocco – cui è toccato valutare i profili professionali di tutti gli aspiranti Dg all’Aspal. La Aversano è stata ugualmente ritenuta idonea. Nella lista figuravano diciassette nomi (ecco l’elenco). Tuttavia il precedente della neo Dg, con la nomina del 2019 azzerata, obbliga a un supplemento di chiarezza.

Adesso che la nuova settimana sta cominciando, non mancheranno indiscrezioni sul primo giorno della Aversano all’Aspal. E soprattutto si capirà la posizione dell’assessora Alessandra Zedda, che da titolare della delega al Lavoro nella Giunta Solinas ha la super visione di Aspal, agenzia che macina milioni di euro ogni anno. Cinquanta. E non in una regione qualunque, ma in Sardegna, dove c’è fame di occupazione. Molta fame. Ecco perché al Dg è richiesto un curriculum robusto. Con esperienza dirigenziale di almeno cinque anni. Ma non una gavetta qualunque: è necessaria una specifica competenza “in materia di servizi per il lavoro e politiche attive”. Diversamente non si può stare in sella all’Aspal.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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