C’è l’assessore alla Cultura che organizza una manifestazione il 29 agosto perché “bisogna puntare sulla destagionalizzazione”. E c’è il Comune che per “riesumare l’antico carnevale rituale” fa sfilare le maschere tradizionali per le vie del paese. A Ferragosto.
A scorrere la lista delle sagre e dei vari “eventi enogastronomici” inseriti nel piano di spesa 2013 di Sardegna Promozione, viene da sorridere. Giusto il tempo di far di conto e la situazione cambia: le risorse impegnate sfiorano i 325mila euro. Feste patronali comprese. Sia chiaro: gli sforzi compiuti dai Comuni, dalle Pro loco e dalle associazioni culturali – spesso alle prese con mille difficoltà e pochi fondi – sono indubbiamente lodevoli. In tempi di vacche magre, un amministratore locale e per il suo territorio cerca i fondi dove può. Non si capisce però come mai i finanziamenti debbano arrivare dalle casse di Sardegna Promozione, che nasce per “favorire i flussi turistici verso la Sardegna”, non per convincere i signori Puddu di Samatzai a trascorrere un piacevole weekend a Solarussa.
La formula magica
“Pregatissimo dott. Mariani, stiamo organizzando una manifestazione per promuovere i prodotti locali e il territorio. Può accordarci un contributo?”. Il tono delle lettere che arrivano sulla scrivania del direttore centrale Mariano Mariani è sempre lo stesso. Il programma delle manifestazioni, con una particolare predilezione per l’oristanese, pure: degustazioni, convegno e intervento del politico di turno, balli folk. E l’agenzia apre il portafogli.
Vip wine, il gran ritorno. Ma in segreto
Nella lunga lista delle sovvenzioni compaiono anche 50mila euro accreditati sul conto della Pro Loco di Milis. Il responsabile del procedimento è Mariano Mariani in persona ma nel file .pdf, laddove dovrebbe comparire il link al documento che descrive l’iniziativa finanziata, campeggia solo un desolante quadrato bianco: nessuna informazione. Per capire a quale evento siano stati destinati i fondi, bisogna armarsi di pazienza e buoni occhiali. In soccorso ai più curiosi arriva un file .xml, di disagevole lettura anche per gli addetti ai lavori (clicca sull’immagine). In teoria i due file dovrebbero essere identici. Così non è. E si scopre, alla fine, che i famosi 50mila euro hanno contribuito a finanziare l’edizione 2013 di ‘Vip wine’, appuntamento organizzato in concomitanza con la Sagra del novello di Milis ma “destinato a un pubblico più esigente”, spiegò ai cronisti l’assessore uscente all’Agricoltura Oscar Cherchi quando lanciò l’iniziativa, due anni fa. Nota positiva: allora la Regione spese 115mila euro (leggi), circa 123 euro al minuto. Oggi si scende a meno della metà. Bel risparmio. Forse legato anche alle polemiche che si scatenarono nel 2012.
Spendere 30mila euro per promuovere l’enogastronomia arzachenese. Ad Arzachena
Ai primi di luglio il Comune di Arzachena bussa alle porte di Sardegna Promozione e propone una manifestazione interessante, “Porto Cervo e le giornate dell’enogastronomla sardo-arzachenese”, da tenersi tra la fine di luglio e i primi di agosto. L’evento “sarà all’insegna dell’eccellenza dei prodotti alimentari e vitivinicoli […] calati in una location esclusiva e unica”. Di certo, “la Marina (di Porto Cervo, ndr) è da sempre stata vetrina dei più grandi brand di lusso”, ma “mai i prodotti di aziende appartenenti al settore alimentare sardo sono stati posti allo stesso livello di queste ultime”. L’evento però sfuma e tutto tace fino al 2 dicembre. “La manifestazione è slittata”, fa sapere tempestivamente il Comune (leggi). Quattro mesi dopo la data ufficiale dell’evento. Poi ci sarebbe un altro piccolo cambiamento: “La facciamo in paese, per strada. Al massimo, se piove, all’auditorium”. Somma richiesta per tre giornate a base di “degustazioni e spettacoli di intrattenimento”, dicono i documenti: 30mila euro. Somma impegnata da Sardegna Promozione: 30mila euro.
Destagionalizzare. Ma con parsimonia
A Santa Giusta ogni anno si tiene la “Regata de is fassois”, le tipiche imbarcazioni dei pescatori realizzate con l’intreccio di giunchi. Tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale, oltre a “valorizzare i prodotti ittici sardi”, anche il “potenziamento dell’offerta legata al turismo culturale e la destagionalizzazione del flusso di visitatori”. Tanto che la manifestazione è stata organizzata tra il 30 agosto e il primo settembre, anche grazie a un finanziamento di 20mila euro assicurato da Sardegna Promozione.
In un certo senso anche a Cuglieri hanno deciso di ‘destagionalizzare’. Da qualche anno è stata recuperata la maschera tradizionale e dal 2011 Sos Cotzulados, abbigliati con pelli di capra e ricoperti di conchiglie, sfilano per le vie del paese il 16 e 17 agosto.
Premesse poco rassicuranti: “Speriamo arrivino i turisti”
Ai 325mila euro finali si arriva grazie a una miriade di manifestazioni che vanno dalla festa patronale alla sagra della vernaccia. Per quattro stand ‘enogastronomici’ allestiti durante ‘Mondo Ichnusa’ – evento costato circa un milione di euro e finanziato dai privati – la Pro Loco di Santa Giusta ha ottenuto 40mila euro. Con 20mila, il Comune di San Gavino ha promosso la Sagra dello zafferano, assicurando con ottimismo che “l’utenza di riferimento è costituita dai visitatori del territorio provinciale e interprovinciale, con potenzialità di attrazione per l’intero territorio regionale e per visitatori e turisti provenienti da altre realtà nazionali, comunitarie ed extracomunitarie”. A Busachi, presentando l’evento “Costumi, danze, canti e balli della Sardegna”, sono stati più prudenti: “Ci auguriamo arrivino pure i turisti”, si legge nella lettera di presentazione. La sincerità però non ha pagato: da Sardegna Promozione appena 3.800 euro per pagare i volantini e qualche striscione. Meglio è andata agli organizzatori della festa in onore di Santa Greca, in quel di Decimomannu (18mila euro) e ai promotori di due eventi a Seneghe (12mila per ‘Prentzas apertas’) e Ollolai (10mila per il Palio degli asinelli).
L’esercito dei ‘Cinquemila euro’
Molti organizzatori hanno ricevuto 5mila euro tondi tondi. È il caso di “Vernaccia e tradizioni”, a Solarussa, compreso il convegno al quale hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Oscar Cherchi e il presidente della Provincia di Oristano Massimiliano De Seneen. Sempre 5mila euro sono finiti a Oristano per i concerti natalizi di Rossana Casale e di un coro gospel e la stessa cifra è arrivata a Giave, per la festa dedicata ai Santi Cosma, Damiano e Pantaleo.
Dopo tanti eventi e parecchi soldi, rimane una domanda: dopo due giorni passati a degustare, ballare e pontificare su enogastronomia, sviluppo del territorio, potenzialità e valorizzazione dei prodotti tipici, che succede durante gli altri 363?
Pablo Sole