APPROFONDIMENTO/2. Il caso Suber Service

Il giochino è semplice, il finale presumibile. E ai contribuenti non riserva niente di buono.

Dopo Antonio Monni, già condannato per danno erariale nei confronti della Regione eppure nominato pochi giorni fa manager di Laore, ora è il turno di Francesco Baule, sindaco di Ploaghe in quota Udc.

Condannato dalla Corte dei conti a pagare poco meno di 90mila euro – poi ridotti a 22mila – per il danno erariale causato alla Regione dalla ‘scatola vuota’ Suber service quando fino a pochi anni fa era il numero uno della Stazione sperimentale del sughero, pochi mesi fa Baule è stato nominato presidente della Fondazione San Giovanni Battista. E ora gestisce 25 milioni di euro. Pubblici.

Arriva il sindaco Udc.

Francesco Baule nella vicenda del San Giovanni Battista gioca il ruolo del diretto interessato, visto che è pure sindaco di Ploaghe. In quota Udc. È anche grazie al suo ruolo che poco più di un anno fa, quando in consiglio regionale si giocava la partita sulla manovra finanziaria 2012, il primo cittadino viene convocato in commissione Sanità.

In quella sede Baule denuncia la vergogna del deficit milionario del San Giovanni Battista. Accusa la Regione di non aver vigilato e arriva perfino a puntare il dito contro la Corte dei conti, alla quale il Comune pure si era rivolta senza ottenere risposta, per un controllo accurato dei conti dell’Istituto.

Il San Giovanni Battista è commissariato da circa quattro anni, in concomitanza con l’arrivo in Regione di Ugo Cappellacci. Ergo l’accusa di Baule è riferita ai commissari via via nominati dal presidente della Regione.

L’accorato intervento di Baule di fronte ai consiglieri regionali ottiene comunque un certo effetto: racconta che il San Giovanni Battista rappresenta una sicura risorsa per il territorio e che gli ultimi quattro anni – con l’istituto commissariato – sono stati sostanzialmente persi: si voleva accorpare la struttura sanitaria di Ploaghe con le ‘Figlie di Maria di Sassari’ ma la Curia ha opposto resistenza. E non se n’è fatto niente. Quindi ora bisogna rimediare: la Regione deve cacciare i soldi.

E la Regione li caccia eccome, i 25 milioni, senza batter ciglio. Ad oggi peraltro non si ha notizia di una eventuale ‘indagine’ su come si sia arrivati a quel buco milionario. Le scommesse sono aperte ma badate bene: l’eventuale individuazione dei responsabili non paga.

(Non) ti conosco mascherina.

Il 7 agosto, come detto, su proposta dell’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci il presidente Ugo Cappellacci nomina Francesco Baule commissario straordinario della Fondazione San Giovanni Battista. Una scelta quantomeno azzardata, posto che il sindaco di Ploaghe, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Stazione sperimentale del sughero – sigla in house della Regione, poi confluita in Agris – pochi anni prima s’era contraddistinto per una gestione dei fondi pubblici che la Corte dei conti ha giudicato molto disinvolta. Per usare un eufemismo.

Il peccato originale.

Nel luglio del 2002 la Stazione sperimentale del sughero chiede all’allora assessore regionale all’Industria Giorgio La Spisa di poter dar vita alla Suber service, una società a partecipazione pubblico-privata con funzioni di supporto alla Stazione stessa. L’attuale assessore alla Programmazione, in verità, nutre qualche dubbio. Chiede un parere agli uffici regionali e alla fine firma il nullaosta: nasce la Suber service.

Una scatola vuota. L’unico obiettivo? Dare soldi al CdA.

Cos’è la Suber service? Una sigla e nulla più. Unica funzione: distribuire denari al consiglio di amministrazione senza nulla fare, in più, rispetto alla Stazione sperimentale del sughero. Di cui è un doppione, appura la Corte.

Dicono i giudici contabili, che indagano sulla nuova società regionale su segnalazione degli uffici ispettivi della presidenza del consiglio regionale, che la Suber service non serve a niente. O meglio, una funzione ce l’ha: distribuire denari, appunto, al CdA. Per il resto, appare semplicemente un doppione della Stazione sperimentale del sughero. Una sigla che opera solo sulla carta, insomma, eppure costa ai contribuenti centinaia di migliaia di euro. Un passaggio, quest’ultimo, che non passa inosservato agli occhi dei componenti di amministrazione in quota Assoindustriali Sassari (Francesco Sotgia) e Sfirs (Carlo Marcetti), che infatti si dimettono per contrasti con gli altri componenti del CdA: contestavano la distribuzione degli emolumenti in quota al CdA di una società che alla collettività non forniva alcun servizio.

Il ruolo di Baule.

Appurata l’inutilità della Suber, ‘entità’ sponsorizzata anche e soprattutto dall’allora presidente della Stazione sperimentale del sughero Francesco Baule, si arriva alla conclusione che la “condotta” dell’attuale commissario dell’Ipab sia stata “particolarmente grave e di “inescusabile negligenza”. Anche perché la Corte dei conti rileva in sostanza l’inutilità della Suber.

La ‘beffa’.

Durante la ‘requisitoria’ si fissa il danno erariale cagionato dalla Suber alle casse regionali: poco meno di 400mila euro. Si passa quindi a definire le percentuali in capo ai membri del CdA. Per Baule, una quota del 12,5%. Si arriva poi al ‘giudizio finale’. E qui l’estensore della sentenza Antonio Marco Canu e il presidente Luigi Mazzillo non solo stigmatizzano l’operato di Baule, ma dopo un’attenta disamina delle varie responsabilità stabiliscono che  il sindaco di Ploaghe debba pagare non il 12.5% dei danni erariali, ma il 25%. Tradotto: poco meno di 90mila euro. Siamo alla fine del 2010.

Il condono.

Qualche mese dopo Baule presenta istanza d’appello. E la prima sezione giurisdizionale, a Roma, così come prevede la legge gli accorda uno sconto sconto. Non dovrà più pagare 87mila euro, ma 22mila, grazie alla cosiddetta ‘definizione agevolata’. Un condono, insomma. La Corte, attenzione, non si pronuncia sul merito: più semplicemente, come prevede la legge, prende atto della ‘condanna’ e del versamento dei 22mila euro e dichiara estinto il giudizio d’appello.

Meritocrazia (al contrario).

Baule è stato riconosciuto responsabile di un danno erariale contro la Regione. E , coerentemente, è stato premiato.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

 

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