Otto anni e due mesi di reclusione per tentato omicidio: questa la condanna inflitta dal Tribunale di Nuoro a Giovanni Antonio Corrias, 28 anni di Bono, ritenuto il responsabile del brutale pestaggio di un compaesano.
L’episodio risale al giugno 2016: Pier Paolo Piriottu, disabile di 51 anni, fu trovato massacrato di colpi e con il volto praticamente irriconoscibile a causa delle botte e del sangue. L’uomo fu ricoverato all’ospedale San Francesco di Nuoro, restò in coma per venti giorni e fu dimesso solo tre mesi dopo con gravi lesioni alla spina dorsale.
Le indagini hanno portato all’arresto, cinque mesi dopo, di Corrias, operaio di Bono. I carabinieri erano stati colpiti dal fatto che il giovane avesse lavato poco prima tutti i capi di abbigliamento che indossava quella sera; considerandolo un fatto insolito, sequestrarono una maglietta, un jeans e un paio di scarpe e li affidarono agli accertamenti tecnici del Ris di Cagliari. Sul posto del pestaggio, durante i rilievi, gli investigatori della compagnia di Bono avevano rinvenuto anche alcuni oggetti sporchi di sangue. Qualche tempo prima dell’aggressione, Piriottu e Corrias avrebbero avuto una discussione accesa.
Durante il processo celebrato con rito abbreviato il Pm Tommaso Giovannetti ha formulato la richiesta di condanna per tentato omicidio. La richiesta, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda oggi in edicola, è stata accolta dal giudice Claudio Cozzella che ha emesso la sentenza di condanna a otto anni e due mesi di reclusione.