Voli per l’Isola, parlamentari segnalano i rincari all’Antitrust: “Costa di meno andare a New York”

Il deputato Pd Silvio Lai è il primo firmatario di una segnalazione firmata da diversi parlamentari e inviata all’Antitrust per chiedere l’apertura di un’inchiesta su quanto sta avvenendo nei collegamenti aerei tra le isole e le città di Roma e Milano. “In questi giorni si assiste ad una speculazione sui costi di collegamento che è evidente – denuncia l’esponente dem sardo -. Per alzare i prezzi dei biglietti aerei, anziché prevedere un numero adeguato di voli, come sempre necessario nei periodi delle ferie natalizie, si attende di riempire i voli ordinari a prezzi altissimi anche oltre i 500 euro per voli che potrebbero essere venduti a 50 euro, per poi inserire nuovi voli con grande ritardo rispetto agli annunci, e introdurre da subito i prezzi più alti, anziché ordinari, nei nuovi voli”.

“L’autorità garante per la concorrenza, in presenza di gravi errori di programmazione effettuati dalle istituzioni competenti e in assenza di iniziative politiche adeguate del governo, è la risorsa ultima a tutela del mercato e dei cittadini sardi e siciliani in primis, ma in generale di tutti i cittadini che abbiano affetti o scelgano di passare il Natale e il Capodanno nelle due isole. Per questo – aggiunge -, occorre che l’Autorità intervenga immediatamente con l’apertura di una procedura di verifica e controllo dei comportamenti applicati dalle compagnie per verificare se questi siano congrui, se differiscano da quanto effettuato negli anni precedenti in termini di programmazione del numero di voli disponibili e in quali tempi siano stati resi disponibili, e se i prezzi messi in campo all’apertura dei voli siano giustificati o meno. Inoltre se le procedure di controllo da parte delle istituzioni preposte, in primis il ministero competente, abbiano svolto e stiano svolgendo il proprio ruolo”. “In Sardegna in particolare si paga una inadeguata gestione della Giunta Solinas che promettendo la tariffa unica e cancellando il regime precedente che la garantiva per 8 mesi all’anno e con un tetto tariffario massimo di tre volte nei restanti 4 mesi, si è ridotto ad una gestione che è sotto gli occhi di tutti”, conclude Lai.

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