Vendita Versalis, stop alla trattativa tra Eni e il fondo americano Sk Capital

Eni e il fondo americano SK Capital hanno convenuto di porre fine alla trattativa per la cessione di una quota di maggioranza delle azioni di Versalis “avendo constatato l’impossibilità di trovare un accordo su alcuni punti negoziali tra cui, in particolare, la futura governance della società”. Lo annuncia il gruppo petrolifero, che quindi dalla prossima semestrale tornerà a consolidare integralmente Versalis nei conti di Gruppo.

All’inizio di giugno, l’a.d di Eni, Claudio Descalzi, aveva spiegato che nella trattativa con il fondo Sk “non ci sono novita’, la trattativa è bloccata sulla parte negoziale”, sottolineando che “se non riusciamo a ottenere quello che vogliamo l’accordo non si fa”.

In precedenza, lo stesso Descalzi aveva spiegato che Sk avrebbe potuto acquistare Versalis solo se fosse stata in grado di rispettare i 5 vincoli posti da Eni. “Chi compra – ha chiarito l’a.d – si deve impegnare a mantenere gli attuali stabilimenti per almeno cinque anni, ampliandone casomai il perimetro, e per tre anni l’attuale personale, anche in questo caso eventualmente ampliandolo”. Poi ci sono gli investimenti che “devono essere di 1,2 miliardi in tutte le attività della chimica, compresa la chimica verde”. Infine “Versalis deve restare italiana e il vertice dovrà essere quello che è oggi”.

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