La Sardegna è tra le mete preferite dai turisti, anche stranieri, nell’estate (nera) del Covid-19. Così emerge dai dati forniti all’Ansa da Assoturismo Confesercenti sulla base di elaborazioni di Cst e Swg, società specializzate in indagini demoscopiche. La nostra Isola è nella terna nazionale delle località di mare più gettonate, ma il Ferragosto sta portando bene anche ai centri di montagna.
A soffrire di più sono le città d’arte, dove le presenze sono in metto calo, soprattutto quelle dei vacanzieri non italiani. Hanno tenuto invece anche le mete dei laghi. Molto male anche le zone di campagna e collina e i centri termali. Tra le regioni italiane dove si registrano più turisti, la prima è la Puglia, dove sta trascorrendo (o trascorerà) le ferie il 16 per cento di coloro che hanno prenotato una vacanza. la Sicilia è al 13 per cento, la Sardegna al 9.
I dati, tuttavia, non sono il segno di un settore che si è ripreso del tutto. “La settimana di Ferragosto, come
sempre, segna il picco fisiologico della domanda turistica italiana. Anche in quest’estate terribile del Covid, assistiamo ad un aumento delle presenze rispetto alla media degli ultimi mesi. Purtroppo, però, si tratta di una performance decisamente inferiore a quella dello scorso anno e quindi del tutto insufficiente a recuperare una stagione fino ad ora difficilissima per le imprese. Il Dl Agosto – di cui attendiamo il testo ufficiale – porta alcune importanti novità per il sostegno del settore. Ma il lavoro non è finito, e il ‘rimbalzino’ di mezza estate non deve far credere che per il sistema turistico italiano il peggio sia passato”. Lo dice all’Ansa il presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina, dopo la diffusione dei dati dell’associazione sulle presenze di Ferragosto.ù
