Scienza, il progetto Aria nel Sulcis è a rischio. “Risorse finite, la Regione latita”

Le risorse finanziarie sono pressoché finite e oggi i 19 lavoratori impegnati nel progetto Aria, nelle miniere di Seruci e Nuraxi Figus, hanno manifestato con un sit-in davanti ai cancelli di Carbosulcis la propria preoccupazione per l’imminente scadenza dei contratti di lavoro il cui mancato rinnovo lascerebbe loro disoccupati, i lavori non completati e il progetto bloccato. Se non ci saranno risposte immediate i lavoratori sono pronti a nuove iniziative. Le risorse sono state impegnate in modo massiccio nella predisposizione del sito: cuore del progetto, la produzione di isotopi stabili di Argon attraverso la distillazione criogenica. Elemento chimico, l’Argon nella sua forma purissima, indispensabile per gli studi sulla materia oscura. Ma ora di soldi non ce ne sono praticamente più.

“Per questo motivo, se non sarà attuata immediatamente la delibera di Giunta regionale approvata il 6 aprile scorso e ancora non pubblicata, che autorizza il rinnovo dell’accordo Regione/Infn da parte del presidente Solinas, saremo di fronte alla paradossale situazione di un progetto finanziato dalla legge di Stabilità e bloccato dal vertice politico della Regione – spiegano i lavoratori in un documento -. La firma e l’attuazione di quell’accordo consentirà a Fondazione Aria di procedere ai rinnovi dei contratti di lavoro e a sostenere sia i lavori del progetto già programmati. Solo così si potrà procedere, cercando di recuperare il tempo perso, alla costruzione dell’impianto di distillazione criogenica e la prosecuzione della sperimentazione dell’impianto pilota, anche essa bloccata da molti mesi in mancanza dell’accordo. Senza la ripresa di operatività suoneranno stonate e incomprensibili non solo altre parole sull’importanza della produzione in Sardegna di isotopi per la ricerca della materia oscura nel Laboratorio nazionale del Gran Sasso e per quelli utilizzati in campo medico, ma la Sardegna presenterà molto male la propria candidatura per ospitare Einstein Telescope, opera molto più grande e complessa del Progetto Aria”, conclude il documento.

“La Sardegna e il Sulcis rischiano di perdere un’altra eccellenza. La Regione, infatti, non ha ancora dato gambe alla delibera del 6 aprile con cui si autorizza il rinnovo dell’accordo con l’Istituto nazionale di fisica nucleare”. Lo scrivono, in una nota i segretari territoriali Emanuele Madeddu Filctem-Cgil Sso, Vincenzo Lai Femca Cisl e Pierluigi Loi Uiltec Uil. “La firma e l’attuazione dell’accordo consentiranno alla Fondazione Aria di procedere al rinnovo dei contratti di lavoro e sostenere i lavori del progetto già programmati sulle pertinenze della Carbosulcis – spiegano -. Per questo motivo, condividendo e sostenendo la manifestazione dei lavoratori della Fondazione Aria che, a causa dell’assenza dell’accordo, rischiano di trovarsi senza rinnovo di contratto, sollecitiamo la Regione affinché sia dato corso a quanto previsto dalla delibera di Giunta che ancora non è scaricabile dal sito istituzionale”. La mobilitazione proseguirà: “È necessario che dalla Regione ci sia un’assunzione di responsabilità e si trovi una soluzione alle lentezze che rischiano di compromettere progetti e investimenti creando problemi soprattutto agli anelli più deboli di questa catena”.

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