Saldi al via, abbigliamento in testa alle preferenze. Ecco la spesa per famiglia

Si parte con i saldi. L’obiettivo è mettere nella calza della Befana quello che per Natale sembrava troppo caro. Si comincia con sconti pesanti: dal 30 sino al 70 per cento. E già si stima che due consumatori su tre compreranno capi di abbigliamento, secondo un’indagine di Fismo-Confesercenti. Il motivo? Autunno e inverno troppo miti non hanno favorito l’assalto a giubbotti e maglie pesanti. La spesa media per famiglia va dai 259 euro (dato Confcommercio) ai 330 (Confesercenti).

In testa alle preferenze dei consumatori, secondo Confesercenti, ci sono l’abbigliamento (62%), seguito da scarpe (42%), borse (12%), biancheria per la casa (9%), prodotti tecnologici (6%), cosmetici (5%). Unico appunto, l’anticipo dei saldi: “A Cagliari i vigili hanno impedito il dilagare di questo fenomeno che si ripresenta, ma nell’hinterland gli sconti fuori tempo e fuori legge hanno imperversato”, afferma Roberto Bolognese, vicepresidente vicario Confesercenti Sardegna. “È necessario – prosegue – bloccare l’illegalità, perché è sempre più difficile, per chi rispetta le leggi, sopravvivere. Se poi ci si mette anche una situazione meteorologica ‘primaverile’ come questi ultimi mesi, si può capire come per certe attività la situazione sia disastrosa”.

Ma, attenzione, i saldi non faranno miracoli. Nell’Isola gli affari aumenteranno soltanto dello 0,1%. È la stima del Centro studi di Confcommercio Sardegna: il 32,9% spenderà sino a 50 euro e il 47% fra i 50 e i 100 euro. Solo il 14,2& toglierà dal portafogli tra i 101 e i 200 euro, mentre sopra i 200 la percentuale scende al 5,9%. Si può fare di più, avverte Confcommercio: “Per dare una spinta ai consumi – dice il presidente regionale Alberto Bertolotti – non bastano sterili affermazioni sullo stop agli incrementi delle tasse, ma servono azioni di sistema che permettano ai consumatori di avere un maggiore potere d’acquisto e ai commercianti di poter continuare a stare sul mercato: quindi politiche di sostegno e rilancio dei consumi ma anche regole certe e più controlli non solo sull’abusivismo ma anche sulle vendite promozionali dilaganti prima dell’avvio ufficiale dei saldi”.

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