Piccola crescita dell’economia in Sardegna con un +0,4% del Prodotto interno lordo. Merito soprattutto delle famiglie, con un lieve consolidamento dei consumi, legato anche ad un leggero aumento del reddito. Mentre si registra un indebolimento della domanda estera: le esportazioni regionali sono diminuite del 10%. Una economia con segno più generale, anche se valori sono comunque ancora lontani, inferiori di 11 punti, rispetto al periodo pre-crisi, anno 2007. Bene soprattutto i servizi, in particolare il commercio. Mentre perdono terreno industria e costruzioni.
Si è interrotta la crescita del mercato del lavoro osservata nel biennio 2014-2015: i livelli occupazionali sono rimasti in media quelli dell’anno scorso. Peggiora la situazione per i più giovani con un calo del tasso occupazionale di due punti, ed aumenta anche la quota dei disoccupati di lunga durata, coloro che cercano impegno da più di 12 mesi. Sono i principali dati del Rapporto 2017 di Bankitalia riferito all’anno precedente.
“Le prospettive? – ha spiegato il direttore regionale Bankitalia, Luigi Bettoni – sono positive, ma in misura abbastanza modesta. Da parte delle famiglie c’è un sentimento positivo che accomuna la Sardegna al resto d’Italia. Favorito anche dai tassi molto bassi per i mutui”. Molto bene il turismo: i dati provvisori segnalano un aumento delle presenze e degli arrivi nelle strutture ricettive intorno al 9%. In crescita soprattutto il mercato internazionale con particolare riferimento al settore crocieristico. Per quanto riguarda i trasporti aumentano i passeggeri nei porti, mentre è in lieve calo il traffico negli aeroporti. Tornano a crescere i finanziamenti alle famiglie: + 2%. Diminuisce, invece, la spesa pubblica pro capite delle amministrazioni locali. Nel triennio 2013-2015 la spesa sanitaria complessiva in Sardegna è aumentata in media dello 0,5%.