Qatar Airways pronta a rilevare Meridiana

Nelle prossime ore i vertici della Qatar Airways, la compagnia di bandiera dell’emirato arabo, potrebbe annunciare l’acquisizione del 49% di Meridiana. Lo anticipa Repubblica.it. Secondo la versione online del quotidiano di Carlo De Benedetti, nei giorni scorsi a Roma si sarebbero tenuti diversi incontri riservati tra il premier Matteo Renzi, i ministri dello Sviluppo economico Federica guidi e dei Trasporti Graziano Delrio e Akbar Al Baker, numero uno del gruppo arabo. La Qatar Airways sarebbe pronta a chiudere la trattativa e, una volta rilevato il 49% della compagnia aerea sarda, “avrebbe accesso a tutti i diritti di volo nazionali e internazionali attualmente in possesso di Meridiana”.

Nelle ultime ore si sta facendo strada anche un’altra ipotesi: per aggirare la norma comunitaria che impedisce ad un vettore extra Ue di acquisire oltre il 49% di una compagnia europea, l’operazione potrebbe essere completata attraverso Iag (International airlines group), il marchio che lega British Airways e Iberia e il cui socio di maggioranza è proprio la Qatar Airways.

Meridiana ha confermato in una nota l’incontro di domani martedì 2 febbraio a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, con i ministri Guidi e Delrio e il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, ma non si fa alcun riferimento al dossier per l’eventuale ingresso di Qatar Airways nella società. Nel corso dell’incontro, fa sapere la compagnia, in particolare “saranno esaminati le prospettive future di Meridiana Fly, coerentemente al percorso che il Governo, l’azienda e i sindacati stanno seguendo a partire dall’accordo quadro siglato a Roma presso il Mise lo scorso 30 aprile”.

Sempre secondo quanto riportato da Repubblica.it, nel pacchetto da cedere non sarebbero compresi beni della compagnia come lo scalo di Olbia e altre proprietà in Costa Smeralda. Rimane il nodo della forza lavoro, con i sindacati pronti a dare battaglia. “Meridiana vorrebbe trasferire lavoratori e contratti sotto l’ala dell’altro vettore di famiglia Air Italy. Una mossa che consentirebbe al nuovo entrante di ottenere contratti di lavoro meno onerosi sia sul fronte del personale di volo che su quello di terra. Ma su questo i sindacati sono pronti ad alzare le barricate e a cercare di ottenere il massimo – scrive il quotidiano -. Oggi sono oltre mille i dipendenti della compagnia sarda in cassa integrazione e tra pochi mesi scadrà l’anno di cigs concesso nel 2015. Una deadline che presenta moltissime incognite e potrebbe scaricare ricadute molto pesanti su tutto il settore e l’economia dell’isola già messa a durissima prova negli ultimi anni”.

 

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