“Ci piacerebbe che il Sulcis potesse diventare una nuova Silicon Valley e, a dirla tutta, probabilmente ci sono anche tutte le potenzialità. Il progetto ‘Aria’, presentato alcuni giorni fa dal presidente Pigliaru, è certamente un progetto di ricerca avveniristica ma, così come è stato illustrato, appare ancora un altro scippo alla Sardegna”. Lo sostiene Forza Italia con i consiglieri regionali Alessandra Zedda, Ignazio Locci e Ugo Cappellacci. Secondo gli azzurri, “gli interlocutori e gli attori da coinvolgere devono essere l’Università di Cagliari, la Regione Sardegna, l’Istituto di Fisica Nucleare italiano, con le eccellenze della Sardegna e nazionali in materia. L’obiettivo deve essere la realizzazione di un centro di ricerca stabile di livello internazionale, che impegni fisici sardi in maniera continuativa al fine di realizzare così un ulteriore polo da affiancare a quelli esistenti di interesse mondiale. Ci sembra una presa in giro – attaccano – quando si sostiene di voler coinvolgere la Carbosulcis e le sue professionalità in un progetto relativo alla fisica nucleare, soprattutto se si considera che l’ente ha un piano di chiusura approvato dall’Unione Europea dopo una legge regionale, che prevede la cessazione delle attività produttive nel 2018 ed una chiusura definitiva nel 2027”.
Coop 3A Arborea approva bilancio 2023: “Fatturato record di 232 milioni”
Segno più per il bilancio 2023 della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea di cui martedì 30 aprile l’Assemblea dei…