Portovesme srl, i sindacati scrivono alla ministra: “Convochi un tavolo tecnico”

La vertenza della Portovesme srl torna prepotentemente sul tavolo del governo, dopo un ponte del primo maggio caratterizzato da polemiche su un presunto smantellamento della fabbrica e la smentita dell’azienda e da una festa del lavoro “amara” per i lavoratori degli impianti del Sulcis e di San Gavino.

Le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec hanno scritto alla sottosegretaria al ministero delle Imprese e del Made in Italy con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, e, per conoscenza, al governatore sardo, Christian Solinas, sollecitando la convocazione del gruppo di lavoro tecnico che dovrà discutere del progetto della Glencore sulle nuove produzioni delle materia prime per le batterie elettriche.

Il pressing sul governo si era fatto sentire anche nei giorni scorsi con l’amministratore delegato dell’azienda, Davide Garofalo, che aveva sottolineato come queste nuove produzioni non siano regolamentate da norme comunitarie: “non abbiamo punti di riferimento su una materia prima che andremo a trattare nel futuro che è la black mass. Oggi – afferma l’a.d – questo materiale in Usa è sottoprodotto ma in Ue è ancora visto come un rifiuto pericolo. Sarebbe bene avviare quei gruppi di lavoro che abbiamo proposto e che le autorità scrivano le regole ambientali nuove per questa nuova attività”, aveva detto all’Ansa.

Ieri, in occasione della manifestazione regionale del primo maggio in Sardegna – svoltasi proprio a Portovesme – erano stati i sindacati a richiamare l’urgenza della convocazione del gruppo di lavoro, sollecitando le istituzioni a nominare i delegati che dovranno sedersi a quei tavoli che dovranno terminare il confronto entro il 30 giugno, con tempi che si stanno restringendo.

[Foto d’archivio]

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