È stato alla fine un incontro interlocutorio quello che si è tenuto oggi nella sede dell’assessorato all’Agricoltura, in via Pessagno 4 a Cagliari, tra la Regione e le associazioni di categoria del mondo agro-pastorale sardo per decidere come spendere i 30 milioni che il presidente Francesco Pigliaru ha accordato il 2 agosto scorso al settore, dopo la manifestazione in piazza del Movimento Pastori (leggi qui).
Il tavolo odierno è stato aggiornato al 1° settembre e sarà il tgerzo tavolo verde dopo quello del 28 luglio. Oggi oltre a Pigliaru c’era il titolare dell’Agricoltura in Giunta, Pier Luigi Caria, più i rappresentanti di Coldiretti, Agrinsieme, Cia, Confagricoltura, Confapi e Alleanza delle cooperative alimentari. “È stato un confronto intenso e costruttivo”, ha commentato Caria -. Stiamo lavorando per trovare i punti di convergenza e le soluzioni strutturali per l’intero comparto”.
Come annunciato nel pomeriggio, al tavolo non è stato invitato il Movimento Pastori perché tecnicamente non è un’associazione di categoria, anche se alla manifestazione delle magliette blu si devono i 30 milioni che Pigliaru ha accordato un mese fa. Il leader Felice Floris non nasconde il rammarico: “Ci sentiamo offesi per la decisione di non allargare il tavolo al nostro Movimento che nasce per via delle altrui incapacità nella gestione della crisi e della trattativa con la parte politica. Noi crediamo che tutti i parlamentari debbano fare fronte comune per rivendicare a Roma le risorse per i danni seguìti alla siccità: la competenza sulla materia è del Goveno che ha istituito un fondo di solidarietà da 15 milioni, quando ne servirebbe solo duecento alle aziende sarde”.