“Il coordinamento dei tavoli ministeriali sul latte non deve essere riportato sotto il controllo della Regione e dell’assessorato dell’Agricoltura”. I pastori dicono no alla proposta della nuova assessora Gabriella Murgia che nei giorni scorsi, annunciando di aver scritto al Governo per chiedere di poter partecipare al vertice convocato in Prefettura a Sassari il prossimo 31 maggio, aveva sottolineato la sua intenzione di riportare, con il prefetto e con i rappresentanti del Governo, il coordinamento del tavolo sotto il controllo dell’assessorato dell’Agricoltura e della presidenza della Regione.
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“L’assessora vuole ritornare al 19 gennaio, data dell’ultimo tavolo regionale risolto con un nulla di fatto – scrivono i pastori del movimento spontaneo guidato da Gianuario Falchi, Nenneddu Sanna e Andrea Mulas -. Forse tutti quelli che hanno partecipato a quei tavoli si sono dimenticati cosa è successo dopo: milioni di litri di latte versati per le strade (nella foto) e tante persone denunciate. Per noi non c’è alcun motivo valido di spostare quei tavoli dalla Prefettura di Sassari alle stanze dell’assessorato a Cagliari”.
“Non ci fidiamo più e vogliamo che il ministro e il prefetto siano nostri garanti – prosegue Falchi – oggi sembra che la protesta del latte sia finita e sia tutto risolto, non è così, e se l’assessorato vuole cambiare marcia e fare la sua parte, dovrebbe occuparsi nell’immediato di quei 10 milioni della Sfirs e di quelli dell’ammasso volontario che sarebbero già dovuti essere spesi per ritirare le eccedenze di Pecorino. Il rischio è che le le cooperative collassino per mancanza di credito e ciò significherebbe non poter remunerare il latte ai pastori”.
Falchi conclude con un appello e una chiamata: “Il 31 maggio dobbiamo essere presenti tutti fuori dalla Prefettura di Sassari, potrebbero esserci decisioni importanti da prendere, anche per quanto riguarda questa insistente richiesta di spostare il tavolo all’assessorato dell’Agricoltura”.
Mar.Pi.