Onorato risponde a Grimaldi: “Ho 4700 dipendenti di cui 4500 italiani”

La risposta scritta dall’armatore Vincenzo Onorato a Manuel Grimaldi, presidente di Confitarma.

Leggo, non senza trattenere un sorriso, la cortina fumogena che il Presidente della Confitarma Manuel Grimaldi sta alzando intorno al problema  dell’occupazione dei marittimi italiani. Il tutto per continuare a perpetrare il delitto  di sfruttare gli extracomunitari e lasciare disoccupati gli italiani. Ma lascio a lui le  chiacchiere e smonto, punto per punto, le sue affermazioni. Presidente Confitarma: “le affermazioni di Onorato sono demagogiche con il solo fine di perseguire vantaggi personali”.

Risposta: se per “vantaggi personali” si intende prendersi cura della piaga della disoccupazione dei marittimi italiani, hai ragione Manuel, perseguo vantaggi molto personali.
Presidente Confitarma: “è importante sapere che l’obbligo richiesto da Onorato di imbarcare solo marittimi italiani/comunitari su tutte le navi di bandiera nazionale, al fine di mantenere i benefici fiscali (non pagare le tasse) previsti dalla legge 30/98 costringerà gli armatori italiani a cambiare bandiera”.
Risposta: a me suona come un ricatto al Governo: della serie se dobbiamo sbarcare gli extracomunitari sfruttati e imbarcare gli italiani, cambiamo bandiera! Manuel però “dimentica” che in questo caso lui e tanti altri saranno costretti finalmente a pagare le tasse se manterranno la stabile organizzazione in Italia…
Presidente Confitarma: “da sottolineare che l’imbarco di marittimi extracomunitari non comporta oneri a carico dello stato…”.
Risposta: la 30/98 costa allo Stato, incluso anche il mancato gettito fiscale, oltre un miliardo di euro l’anno, denaro che accresce la sperequazione sociale fra armatorericco
e marittimo italiano-disoccupato. Quanti disoccupati si potrebbero sistemare con quei soldi?
Presidente Confitarma: “stranamente i sentimenti di patriottismo di Onorato emergono a distanza di 19 anni dall’entrata in vigore della legge 30/98 …”.
Risposta: in tutti questi anni, gli armatori con accordi sindacali ed altro sono riusciti a snaturare la legge. La misura si è colmata quando anche sul cabotaggio per le isole
sono stati imbarcati gli extracomunitari, intaccando così “l’ultima riserva indiana” dei marittimi italiani.
Presidente Confitarma: “Onorato sulla sua nave in Baltico, Princess Anastasia, imbarca marittimi extracomunitari”.
Risposta: la legge 30/98 DEVE essere riscritta in questi termini: gli armatori italiani, se vogliono accedere ai privilegi (come la defiscalizzazione…), devono soddisfare l’imprescindibile requisito della tabella minima di sicurezza della nave, deve essere composta esclusivamente da personale italiano/comunitario. Sulla mia Princess Anastasia la tabella minima di sicurezza è di 68 persone di
equipaggio. Imbarcati a libretto 160 marittimi, di cui 89 italiani-comunitari e 71 extracomunitari. La nave opera in Russia e dobbiamo avere personale alberghiero che
parli il russo. I russi sono imbarcati con contratto italiano. Non sfruttiamo il lavoro degli extracomunitari. Una piccola nota: Onorato Armatori ha circa 4.700 lavoratori,
di cui oltre 4.500 italiani. Coerenza e non chiacchiere.
Termino qui il lavoro di smentire tutte le fandonie messe in piedi dal Presidente degli armatori, ma lasciatemi ancora qualche considerazione personale. Nella sua lunga  nota stampa, Manuel, non il Presidente della Confitarma (non posso credere che una figura istituzionale cada così in basso) mi accusa di un sacco di altre cose. Tipo che io non ne capisco niente di traffici internazionali e mi costringe a ricordargli che la mia famiglia solcava i mari quando i Grimaldi non esistevano ancora. Mi accusa di andare per mare per passione e non per necessità e qui devo dargli ragione: passione è il mio lavoro quando vado sulle mie navi, passione è la vela, passione è passare la domenica a pesca con gli amici… Le sue passioni sono i cavalli e quindi, da incontestabile
precursore dell’armamento, si è dato all’ippica già in tempi non sospetti. Leggo poi sul Secolo XIX di Genova che pare che il prossimo Presidente della Confitarma sia Alcide Rosina, 84 anni ben portati. La scelta è altamente significativa della mancanza in Confitarma di armatori giovani che siano disponibili a perpetuare le strategie di sfruttamento dell’attuale Presidente.

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