È stato pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il bando della nuova continuità aerea della Sardegna, in sostituzione di quella attuale che scade a fine ottobre. Adesso scattano i sessanta giorni che le compagnie hanno per presentare le offerte. La procedura dovrà concludersi entro sei mesi, quindi l’8 novembre.
Con la pubblicazione di oggi, a distanza di cinque giorni da quella avvenuta il 3 maggio sulla Gazzetta ufficiale italiana, si chiude una procedura cominciata a giugno 2016, quando la giunta di Francesco Pigliaru, su proposta dell’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, aveva approvato le linee guida della cosiddetta Ct1. Poi ancora un passaggio in Giunta sul bando, presentato dallo stesso esponente dell’Esecutivo alla stampa il 19 gennaio scorso.
Lo schema base della continuità non cambia: le tratte per le quali la Regione pagherà gli oneri di servizio alle compagnie sono sempre verso Roma-Fiumicino (nella foto la torre di controllo) e Milano-Linate dagli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero. Ma con la nuova Ct1 la tariffa unica per residenti e non verrà applicata per dieci mesi (sono esclusi luglio e agosto). Nessuna modifica ai prezzi (leggi qui) e aumento dei posti disponibili, pari a quattro milioni e mezzo il primo anno. Poi si andrà in crescendo. Il Cagliari-Roma sarà il collegamento chiave, con un volo ogni 40 minuti, aveva spiegato ancora l’assessore ai Trasporti.
“Abbiamo lavorato con impegno per predisporre un bando aperto e ampiamente inclusivo – scrive in una nota il presidente Pigliaru -. Un bandi che consenta a tutti i vettori aerei comunitari di partecipare e di competere per l’esercizio delle rotte della continuità territoriale principale. Ci aspettiamo ora una risposta adeguata delle compagnie europee in grado di garantire servizi sempre più rispondenti alle esigenze della Sardegna e dei sardi”.
Così Deiana; “Dopo aver spiegato e motivato le nostre scelte in sede comunitaria, si chiude così la complessa fase di pubblicazione del nuovo bando sulla Continuità territoriale. Il prossimo sistema sarà ancor più innovativo e avanzato del precedente e potrà essere un fondamentale strumento a tutela del diritto alla mobilità di tutti i sardi”.
