Moby ricorre al Tar contro la multa dell’Antitrust

A qualche giorno dalla sanzione dell’Antritrust per il “caro traghetti” arriva il primo ricorso al Tar della Moby.  Con un laconico comunicato la compagnia Moby ha infatti espresso “la propria sorpresa” per la decisione dell’Autorità Garante per la concorrenza, ed ha reso noto che “non avendo mai posto in essere alcuna attività anticoncorrenziale, farà ricorso al Tar”. Moby, Grandi navi veloci, Snav e Marinvest, infatti, la scorsa settimana erano state sanzionate dall’Antistrust con una multa complessiva di otto milioni di euro per aver messo in piedi un ‘cartello’ che ha portato al contemporaneo rialzo delle tariffe per i collegamenti fra la Sardegna e la Penisola nella stagione estiva 2011, sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova-Porto Torres.

La Compagnia ha inoltre disdetto un incontro con la stampa convocato per oggi a Milano per “sopraggiunti e inderogabili impegni di Vincenzo Onorato“. Il gruppo è attivo in Italia da oltre cinquant’anni nel settore del trasporto e del rimorchio marittimo, conta oltre 1.200 dipendenti ed effettua i collegamenti tra i porti del Nord Tirreno e la Sardegna, la Corsica e l’Isola d’Elba. Moby, inoltre, opera nel trasporto marittimo di merci, nei collegamenti tra i porti del Nord Tirreno da e per la Sardegna. La flotta è composta da 45 unità tra navi, fast cruise ferry e rimorchiatori. Moby gestisce anche la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia, i relativi fabbricati e i servizi annessi.

Intanto la Regione ha annunciato azioni legali contro le compagnie, mentre le associazioni dei consumatori hanno già pronta una class action. 

RIPRISTINARE LE VECCHIE TARIFFE.  “Ad ogni singolo passeggero dovrà essere restituito proporzionalmente il maltolto del cartello dei mari. Un obiettivo che perseguiremo in due modi, il primo con un provvedimento legislativo per attivare procedure statali di suddivisione dell’ammontare della sanzione, dall’altra con una imponente class action in grado di andare anche oltre gli otto milioni di euro della multa comminata alle compagnie di navigazione”. Lo ha annunciato il deputato Mauro Pili (Pdl) che già nei giorni scorsi aveva lanciato attraverso il proprio profilo Facebook un’azione tesa ad avviare una vera e propria class action. Pili che ha presentato un’articolata risoluzione in Commissione trasporti alla Camera che punta al risarcimento integrale degli aumenti e al ripristino delle vecchie tariffe 2010.

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