Minatori a – 180 metri: a Olmedo lotta per stipendi e nuovo bando

Hanno trascorso la loro prima notte in galleria i minatori di Olmedo, a pochi chilometri da Alghero, dove si estrae bauxite per conto di una società greca. Di fatto l’ultima miniera estrattiva della Sardegna, e italiana, che marcia ormai a ranghi ridotti da tempo. Una decina di operai si trovano nel sottosuolo a 180 metri di profondità, gli altri compagni ai cancelli con bandiere e striscioni. Sono stanchi ma sereni, così dicono, da ieri mattina hanno occupato la miniera. La società greca, la S&B Industrial Minerals, detiene la concessione mineraria dal 2007, dallo scorso aprile ha deciso di dismettere l’attività di estrazione di bauxite e di mettere in mobilità i 35 dipendenti.

Con il presidio nelle gallerie bloccano l’imbocco dell’impianto, dandosi i turni ogni tre ore. E tengono i contatti con l’esterno.  Per oggi è attesa la visita della polizia mineraria, il corpo ispettivo che fa capo all’assessorato regionale dell’Industria. Un arrivo programmato, domani iniziano infatti le attività che porteranno al pronunciamento della Regione sulle manifestazioni di interesse tese alla ripresa dell’attività estrattiva, ma il nuovo inasprimento della protesta ha accelerato i tempi. I funzionari della polizia mineraria incontreranno i minatori e verificheranno le condizioni di sicurezza del sito. “Ma l’occupazione – annunciano i contestatori – andrà avanti comunque”.

Una protesta e un’occupazione che vanno avanti dallo scorso aprile, fino a luglio. Quando grazie a un accordo tra assessorato all’Industria e società si è arrivati alla cassa integrazione straordinaria. Ma ci sono retribuzioni arretrate, ferie non pagate e ancora la proprietà, denunciano i sindacalisti di categoria Filctem, Femca e Ugl chimici, fa eseguire dei lavori a una ditta esterna. C’è un bando regionale per la manifestazione di interesse, la miniera è a caccia di nuovi gestori. Si potrebbe quindi riassegnare la concessione, la scadenza è imminente: domani. E non paiono esserci pretendenti all’orizzonte.

Simone Testoni dell’Ugl è lì a Olmedo: “Gli operai andranno avanti finché non si avranno fatti concreti”. Al momento riferisce che i lavoratori si sono spostati nella cosiddetta Santa Barbara, la riservetta delle munizioni. “Prima – dice – erano nell’officina meccanica, dove c’era più freddo”.  Domani scadrà il bando per la manifestazione d’interesse ma Testoni ricorda che: “La proprietà è della Regione, la concessione era stata data alla società greca fino al 2022, ma è stata revocata”. Solo il primo ottobre si conoscerà l’esito del bando, ma è chiaro che i sindacalisti chiedono proprio all’Ente di farsi carico di eventuali trattative di stimolo, e di una soluzione finale.

mo. me. 

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