Meridiana, c’è l’accordo: via agli esodi volontari. Cgil: “I problemi restano”

“Ha vinto il dialogo, la ragionevolezza e la voglia di scommettere ancora sul futuro”. Così la sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova in merito alla vertenza Meridiana. L’accordo raggiunto, sottolinea in una nota “è anche un’ottima premessa al tavolo che si aprirà allo Sviluppo economico per ragionare sul piano industriale della compagnia, un aspetto sicuramente rilevante anche per i lavoratori”.

“L’accordo raggiunto oggi prevede che una quota degli esuberi, che non mi stanco di ripetere, sono donne e uomini, lavoratrici e lavoratori e non numeri, possono usufruire della mobilità mediante incentivo e a condizioni di maggior favore rispetto al prossimo anno, con la garanzia degli ammortizzatori sociali secondo le regole pre-Fornero in grado di accompagnare il periodo di maturazione del requisito per l’accesso alla pensione”, spiega il sottosegretario.

“Un risultato che reputo importante e che ha visto la conclusione di una vertenza difficile, e dai toni anche molto aspri, risolversi con l’accordo firmato oggi”, aggiunge. “Voglio ringraziare l’impegno fondamentale della Direzione generale, e anche dei tecnici e dei funzionari del Ministero che hanno partecipato alla costruzione dell’esito di questa trattativa. L’accordo di oggi – conclude – mi sembra sia una buona maniera per augurare sereni giorni di festa e soprattutto, un buon anno nuovo”.
I PROBLEMI RESTANO
“Abbiamo sottoscritto, dopo la consultazione di tutte le Rsa, un accordo che consente ai volontari di uscire entro il 31 dicembre, ma i problemi di Meridiana rimangono tutti inalterati e irrisolti”. Così il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo commenta uscendo dal ministero del lavoro l’accordo sugli esodi volontari in Meridiana. “Confidiamo che la riapertura della discussione al Mise sia una svolta”, aggiunge, evidenziando che Renzi “sbaglia a indicare questo accordo come soluzione dei problemi. Le dichiarazioni troppo ottimistiche non sono corrette”. “Oggi non abbiamo fatto un accordo che risolve i problemi di Meridiana anche se lo avremmo voluto. E’ un accordo positivo, non è l’accordo che risolve i problemi”, ha sottolineato Cortorillo. “La disponibilità del Governo ad andare al Mise – ha aggiunto – va segnalata come un aspetto positivo, sperando che il problema sia posto in termini industriali e non solo di esubero”.


LA SODDISFAZIONE DI PIGLIARU

“Apprendiamo con soddisfazione la notizia della firma dell’accordo sugli esodi volontari dei lavoratori Meridiana” ha detto il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, appresa la notizia dell’intesa romana su Meridiana. “Sappiamo bene che l’accordo di oggi non risolve la crisi aziendale né il problema degli esuberi, ma consente a coloro che lo desiderano di poter volontariamente uscire dall’azienda usufruendo della massima estensione degli ammortizzatori sociali e di un incentivo economico. Confidiamo – ha aggiunto Pigliaru – che questa scelta possa contribuire a ridimensionare i numeri della crisi e portare a una gestione meno conflittuale della vertenza, favorendo nello stesso tempo concrete possibilità di rilancio. Da parte nostra continueremo a essere presenti con lo stesso impegno e sempre nel rispetto del ruolo di ognuno. La Regione – ha sottolineato Pigliaru – è stata attivamente presente al tavolo, dialogando costantemente con le parti, abbiamo parlato con la proprietà ai massimi livelli, così come abbiamo chiesto e ottenuto un aumentato impegno da parte del Governo per dirimere la vertenza, cosa che è avvenuta con il coinvolgimento di più Ministeri. Come sottolineato più volte riteniamo importantissimo che una compagnia aerea con solide basi nell’isola non solo rimanga in piedi, ma sia efficiente, nell’interesse dei lavoratori e di tutti i sardi”. Anche l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, saluta positivamente il raggiungimento dell’intesa tra sindacati e azienda: “Adesso è fondamentale continuare a guardare avanti – ha precisato – per questo richiamo subito l’attenzione sulla necessità di un grande sforzo collettivo da parte della stessa Regione, del Governo, dell’azienda e dei sindacati, finalizzato a un concreto futuro di crescita e rilancio della compagnia aerea. Il nostro impegno caparbio e spesso silenzioso è sempre stato orientato in questa direzione, ovvero a ricostruire le condizioni affinché questa importante azienda continui a riconoscere la Sardegna come base di riferimento della propria attività industriale”.

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