Mentre sta per iniziare il tavolo ministeriale, riunito oggi a Roma per discutere della proposta di accordo sull’esodo di 400 “volontari” Meridiana, c’è tensione tra alcune rappresentanze sindacali aziendali. Anche se la Filt Cgil annunca: “firmeremo l’accordo”. I volontari lascerebbero la compagnia aerea con il massimo degli ammortizzatori sociali e un incentivo pari a 15mila euro.
Leggi anche: Meridiana, ultimatum ai sindacati: “Accordo entro domani o moriamo”.
“Le limitazioni imposte a questi tavoli hanno come unico effetto quello di allontanare dal tavolo le Rsa che rappresentano i lavoratori. C’è il rischio che la delegazione presente al tavolo non tenga conto del mandato espresso dalle Rsa” spiega Gianluca Budani, Rsa Filt Cgil. “Per Meridiana Fly siamo dodici Rsa – continua -. Ieri, in un documento inviato alle segreterie nazionali e regionali, abbiamo comunicato che a maggioranza, otto su dodici, ci esprimevamo negativamente, quindi a non validare l’accordo in assenza di modifiche del documento. Per noi sono infatti presenti dei problemi di natura legale che potrebbero inficiare le trattative future”. “È falso – attacca Franco Monaco, della Filt Cgil Gallura, presente al tavolo romano – La maggioranza delle Rsa, che sono una marea, si è espressa positivamente, quindi noi firmeremo l’accordo”. Solo dopo mezzogiorno due delegati delle Rsa Cgil di Maintenance e Meridiana Fly sono state fatte accomodare al tavolo del ministero. Da quanto si apprende Uil, Cisl, Usb, sarebbero intenzionate a firmare l’accordo. Al tavolo, oltre alle sigle sindacali, sono presenti per la compagnia aerea il direttore del personale, Paolo Carcone, e il direttore generale di Meridiana Fly, Ivano Pippobello, mentre si attende l’arrivo del sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova.